“Al momento non è ancora possibile quantificare una stima definitiva dei danni arrecati alle spiagge e alle strutture turistiche” spiega Tomei “ma si tratta di un quadro che già nelle prossime ore apparirà nella sua evidente drammaticità. Attraverso i nostri associati, abbiamo potuto ricostruire una situazione di particolare criticità nella zona di Martinsincuro e Villa Rosa, ma anche, più a sud, a Roseto, Pineto, Silvi, Montesilvano, Pescara, Francavilla, Vasto e San Salvo. Realtà in cui le spiagge sono danneggiate in modo grave. Quello che si configura è un autentico danno al patrimonio del nostro territorio e alla sua economia, di cui le spiagge rappresentano un pezzo decisivo. Paghiamo posizioni miopi che negli anni passati, ma anche in quelli recenti, non hanno saputo affrontare il problema nelle sue dimensioni complessive e reali: che sono, certamente, gli interventi sulle spiagge, ma sono – come purtroppo dimostrano le vicende di queste ore – quelli legati ai tanti fiumi e corsi d’acqua che sboccano sull’Adriatico. Bacini lasciati a se stessi, spesso cementificati, che in caso di precipitazioni abbondanti finiscono per diventare la causa principale dei disastri arrecati all’ambiente, alle strutture e alle persone”.
La Fab Cna Balneatori chiede, dunque, alla giunta Chiodi di “avviare al più presto i lavori relativi alle azioni di difesa già progettate per la costa. Ma chiede, nello stesso tempo, di mettere in campo un’azione decisa di risanamento ambientale e di manutenzione di fiumi e torrenti abruzzesi, per evitare il ripetersi dei disastri di queste ore”.
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