Abruzzo, la Regione a lavoro per il nuovo Piano Faunistico Venatorio

lupoPescara. Il Piano Faunistico Venatorio Regionale vigente è ormai obsoleto e non risponde più alle esigenze del territorio abruzzese. Per questo motivo, quest’anno, grazie al nuovo percorso gestionale intrapreso dall’assessore con delega alla Caccia, Mauro Febbo, è stato avviato l’iter politico ed amministrativo per la predisposizione di un nuovo Piano Faunistico.

Numerose le criticità emerse a causa di una “non corretta” gestione del patrimonio faunistico. “Solo per il rimborso dei danni alle colture agricole – sostiene in merito Febbo – nella regione Abruzzo si spendono ogni anno quasi due milioni di euro (tra aree protette e non) e gli incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica sono sempre più in aumento. Per quanto riguarda le specie come l’orso e il lupo, le aree esterne ai parchi e alla ZPE del PNALM fungono da collegamento tra le varie zone protette e una gestione corretta di queste è molto importante per favorire l’espansione dei plantigradi verso nuovi areali oltre ad una corretta gestione delle popolazioni di lupo. A fronte di ciò, abbiamo sul territorio una frammentazione di competenze, nel campo della gestione faunistica, tra Parchi nazionali e regionali, Riserve, ambiti territoriali di caccia, Province e Regione che non permettono una corretta gestione dei progetti ed interventi sul territorio”.

Saranno questi i temi di un convegno, dal titolo “Caccia ed aree protette: quale futuro per l’Abruzzo”, in programma domani nella sala convegni del Centro agroalimentare di Villanova di Cepagatti, con inizio alle ore 9,00. “La funzione principale del PFVR – spiega Febbo – sarà quella di predisporre criteri ed indirizzi per le pubbliche amministrazioni e gli ATC per coordinare tutte le iniziative che riguardano la fauna selvatica, oltre a predisporre opportuni protocolli con gli Enti Parco per una gestione congiunta delle popolazioni di animali che non conoscono confini amministrativi. L´acquisizione di dati, anche ai fini della programmazione dei prelievi venatori, costituisce inoltre un presupposto indispensabile per una più corretta gestione faunistica. La modifica apportata alla 157/92 dalla L. 96/2010 ‘legge comunitaria 2009’, rende ancora più urgente la predisposizione del nuovo PFVR. Il convegno in programma domani rappresenta quindi un momento di incontro e di confronto per un’analisi a livello nazionale sullo stato della gestione di specie di notevole interesse conservazionistico presenti nella Regione Abruzzo oltre che una fase di riflessione per organizzare al meglio i lavori del futuro PFVR”.

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