Sanit%C3%A0+Abruzzo%2C+la+proposta+del+Pd%3A+fuori+la+politica+dalla+nomina+dei+manager
abruzzocityrumorsit
/apertura/abruzzo/67543-nomine-manager-sanita-abruzzo.html/amp/

Sanità Abruzzo, la proposta del Pd: fuori la politica dalla nomina dei manager

L’Aquila. Manager scelti da commissioni esterne. È la proposta avanzata da Camillo D’Alessandro, capogruppo regionale del Pd, assieme al consigliere regionale Claudio Ruffini e al vicepresidente del Consiglio Giovanni D’Amico, che vedono in questa iniziativa la soluzione ai problemi della sanità abruzzese.

I politici hanno presentato a riguardo una risoluzione, che andrà discussa nel prossimo Consiglio regionale, il cui contenuto, se votato dalla maggioranza, “cambierebbe gli assetti della Sanità in Abruzzo. Questo documento – spiegano meglio D’Alessandro, D’Amico e Ruffini – nasce dalla volontà di porre fine alla politicizzazione delle nomine di vertice (direttori generali, amministrativi e sanitari). Riteniamo che sia necessaria una selezione dei Direttori attraverso una rosa di esperti da parte di una commissione esterna  e proponiamo che, a scegliere i vertici della sanità regionale, sia l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali (AGENAS) attraverso dei criteri oggettivi, oltre ai curricula trasparenti”.

Secondo la proposta dei tre politici, l’Agenzia dovrà fornire la rosa dei nomi con le migliori caratteristiche  per dare risposte concrete e soluzioni ai problemi della sanità. “Chiaramente  –  sottolinea il consigliere Claudio Ruffini – l’Agenas avrà anche il compito di monitorare le azioni e valutare i risultati ottenuti in base agli obiettivi richiesti”.

“Tutto questo in linea anche con le idee che il Pd ha per la sanità in Abruzzo, così come espresso nel documento di indirizzo politico approvato l’anno scorso dalla direzione regionale del Partito  –  aggiunge Giovanni D’Amico – nel quale si evince chiaramente la nostra volontà di restituire la migliore risposta possibile alla domanda di salute del cittadino attraverso l’unificazione delle ASL, la riduzione degli incarichi di vertice  e il reinvestimento delle economie risparmiate nei servizi all’utente”.