Fondi Ue, sindacati chiedono a Regione un documento di qualità

soldoniPescara. Un documento di programmazione di qualità e condiviso. È quanto chiedono alla Regione Abruzzo Cgil, Cisl e Uil in vista della programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020.

Nello specifico, secondo i sindacati le scelte dovranno tenere conto dell’urgenza di arginare la perdita di posti di lavoro e la distruzione di apparato produttivo e di favorire un’inversione di tendenza, dell’economia, dell’occupazione. Tra le priorità anche il welfare e la ricostruzione dei Comuni colpiti dal terremoto. Per i sindacati, inoltre, bisogna portare a compimento il ciclo di programmazione 2007-20013 badando non solo ad evitare il disimpegno di risorse, ma soprattutto alla qualità della spesa, al recupero di una qualche unitarietà della programmazione mediante i pacchetti ‘Presto’.

Tra le necessità evidenziate anche quella di sviluppare collegamenti organici tra le imprese, tra le attività produttive e il sistema regionale della conoscenza. Un altro punto fondamentale è rappresentato dalle infrastrutture e dal patrimonio naturale e culturale. I sindacati puntano l’attenzione anche sui progetti della Macro Regione Adriatica- Ionica e la Civitavecchia – Roma – Ploce. “Il nostro obiettivo – ha detto Gianni Di Cesare, segretario regionale Cgil – è quello di orientare la programmazione per avere più lavoro. Non sappiamo se questo obiettivo è condiviso anche dal presidente Chiodi e dalla giunta regionale, perché fino ad oggi abbiamo avuto solo confronti tecnici e mai politici. Secondo noi va rafforzata l’industria abruzzese. Inoltre la cultura, l’ambiente e il paesaggio sono punti essenziali della possibilità di sviluppo e crescita dell’occupazione. Occorre anche una politica unitaria della programmazione”.

“La Regione Abruzzo – ha evidenziato Maurizio Spina, segretario regionale Cisl – deve dotarsi del piano strategico per i nuovi fondi europei da presentare al governo centrale. Deve farlo entro novembre, noi abbiamo l’esigenza di poter intercettare i fondi comunitari, che sono gli unici fondi che abbiamo per lo sviluppo, entro i primi mesi del 2014, prima che prenda il via la campagna elettorale percè’ questo rischia di distrarci. C’è inoltre la necessità di evitare che nella ripartizione dei fondi l’Abruzzo venga penalizzato”.

“La programmazione – ha concluso Roberto Campo, segretario regionale Uil – va fatta tenendo conto dell’attualità. Servono quindi obiettivi che contrastino la crisi e abbiano l’elemento lavoro al centro”.

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