Chiodi è intervenuto nella duplice veste di delegato dell’Assemblea delle Regioni Europee e della Conferenza delle Regioni italiane. L’incontro è stato incentrato sulla definizione dei programmi operativi per utilizzare al meglio i fondi europei, oltre a come contare di più in Europa con una nuova programmazione che si sta rinegoziando e una corretta gestione delle risorse.
“Attraversiamo un momento storico particolare – ha aggiunto Chiodi – in cui molto dipende dall’uso dei fondi europei nella nuova programmazione. Un’opportunità unica. I programmi devono diventare davvero operativi mettendo bene in chiaro i risultati. Il sostegno dell’Unione europea può essere decisivo per uscire dalla crisi. Attualmente – ha proseguito – non c’è un quadro sufficientemente chiaro. Il modello di governance proposto risulta troppo sbilanciato su programmi nazionali e penalizza di fatto le politiche di sviluppo territoriale. Come Regioni confermiamo la disponibilità ad una strategia condivisa ma occorre concordare i contenuti essenziali. Su queste tematiche vogliamo aprire un confronto serrato con il governo. Oggi sono qui anche in rappresentanza dell’Aer che è la più grande rete di autorità regionali in tutta Europa. Riunisce quasi 230 regioni e 35 paesi di cui 10 regioni italiane e 15 organizzazioni interregionali. Le risorse dei fondi strutturali europei e quelle nazionali sono fondamentali per rispondere in maniera efficace , equilibrata e duratura alla crisi economica e sociale che sta attraversando il Paese. In questa situazione bisogna rafforzare il tessuto produttivo, accrescere l’occupazione e favorire l’inclusione sociale”.