Secondo i consiglieri teramani del Pd tali attività sarebbero incompatibili con le zone di pregio ambientale dei Comuni interessati nel teramano, dove tra l’altro insistono numerose colture di pregio come vigneti ed uliveti.
“Abbiamo predisposto un’interrogazione urgente al Presidente Chiodi – aggiungono Di Luca e Ruffini – per sapere cosa intende fare la Regione Abruzzo per contrastare questa autorizzazione. Ricordiamo ancora le parole di Chiodi nell’affermare che la nostra regione non si trasformerà mai in un distretto petrolifero. Adesso è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti: Chiodi intervenga per bloccare l’autorizzazione”.
Ruffini e Di Luca dichiarano inoltre che affiancheranno e sosterranno tutte le iniziative messe in campo dai Comuni al fine di presentare numerosi ricorsi al Tar, azioni necessarie per fermare giuridicamente gli effetti delle autorizzazioni Ministeriali.