Ospedali psichiatrici giudiziari: l’immobilismo della Regione Abruzzo

manicomio“La Regione preferisce costruire un nuovo piccolo manicomio invece di potenziare i servizi territoriali”. É quanto ha detto oggi Angela Scottu, della segreteria regionale Cgil Abruzzo, che in conferenza sta pA ha voluto denunciare i ritardi della giunta regionale nell’applicazione della legge nazionale sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari.

 

All’incontro hanno partecipato anche Alessandro Sirolli, portavoce del Forum salute mentale e del Comitato stop opg Abruzzo, e Carmine Ranieri, segretario regionale della Cgil-Fp.  “La legge nazionale – ha detto Scottu – fissa la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari al primo aprile 2014 e stanzia dei finanziamenti importanti per potenziare i servizi territoriali. La Regione l’unica cosa che fa e’ quella di costruire un nuovo contenitore, che noi chiamiamo mini opg, scegliendo, dunque, di utilizzare i fondi, cioe’ quasi 4 milioni di euro, per realizzare sostanzialmente un nuovo manicomio. La Regione avrebbe potuto invece privilegiare un altro aspetto della legge che prevede di assicurarne la presa in carico e la predisposizione di progetti individuali e personalizzati di cura e riabilitazione dei pazienti ex opg”. Dello stesso avviso Alessandro Sirolli: “la Regione di fatto non sta facendo assolutamente niente se non costruire un nuovo piccolo manicomio a Ripa Teatina per venti posti. In Abruzzo sono soltanto dodici le persone ristrette negli opg e per le quali bisognerebbe attuare dei programmi alternativi alla detenzione. La legge – ha sottolineato – permette anche la costruzione di strutture ma invita caldamente tutti i dipartimenti di salute mentale ad adottare misure alternative alla detenzione. Bisogna utilizzare – ha concluso – le risorse previste dalla legge per implementare i servizi pubblici”.

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