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Arta Abruzzo, 60 lavoratori senza contratto e silenzio dalla giunta regionale

L’Aquila. Sono sessanta i contratti atipici non rinnovati dalla Regione Abruzzo per l’Arta, che si caratterizza così per essere un’anomalia regionale in fatto di rinnovi.

A spiegare la situazione è Danilo Cianca, ingegnere chimico dell’ente nonché uno dei lavoratori messi alla porta. “A detta del commissario” afferma a riguardo “i 60 contratti, in scadenza il 31 dicembre 2009, non potevano essere rinnovati. La situazione è così passata nelle mani della giunta regionale, che avrebbe dovuto esprimersi con una delibera entro il 31 dicembre. Ma la delibera non è mai passata”.

Per quanto ai lavoratori sia stato detto che la situazione verrà analizzata, al momento quello dei dipendenti dell’Arta è, dunque, l’unico caso regionale che non ha visto risposta da parte della Regione Abruzzo. I dipendenti non riescono, ovviamente, a capire il perché di questo silenzio, soprattutto se si considera il fatto che il lavoro svolto dall’Arta è di reale vantaggio per la collettività.

“E’ una situazione strana” continua, infatti, Cianca. “Siamo stupiti, perché la Regione ha proceduto al rinnovo di tutti i contratti, ad esclusione dell’Arta che pure non è uno degli enti maggiormente “gonfiati” in fatto di dipendenti”.

La pianta organica dell’ente prevede, infatti, circa 400 dipendenti. I lavoratori attuali, però, sono solo 240. Coloro che si trovano al momento senza contratto sono, soprattutto, tecnici specializzati, chimici, amministrativi a lavoro presso l’ente da almeno 5 anni. “Si tratta, perciò” sottolinea Danilo Cianca, “di figure necessarie, peraltro già formate. A questo punto rimaniamo in attesa di capire le ragioni di questo comportamento. Successivamente cercheremo di fare in modo che i nostri contratti vengano rinnovati. Non voglio nemmeno pensare a cosa accadrebbe se ciò non avvenisse”.

Tania Di Simone