Si può fare molto in un giardino, ma anche in balcone o sul davanzale, in inverno, per gli uccelli. Lo dice il Wwf Abruzzo aggiungendo: “Attenti però ai gatti”. Il maltempo e le temperature rigide che stanno interessando in questi primi giorni del 2018 quasi tutto l’Abruzzo “ci ricordano – dice il Wwf – una situazione che renderà ancora più difficoltosa la vita degli animali selvatici, compresi quelli che popolano i nostri giardini e le nostre città.
Non a caso la mortalità degli uccelli in inverno è più alta che non nel resto dell’anno. È questo il momento giusto per dare un aiuto ai nostri amici pennuti che tanto ci donano con la loro presenza e i loro gradevoli gorgheggi, migliorando la qualità della nostra vita quotidiana. Sistemare una mangiatoia in giardino, sul balcone o su un davanzale, oltre che rappresentare un valido e concreto aiuto per la fauna in difficoltà, ci permetterà di rilassarci praticando un comodo birdwatching casalingo”.
“Le mangiatoie – spiega l’associazione – potranno essere acquistate con modica spesa in qualsiasi rivendita di cibo per animali e in altri negozi di settore ma avendo tempo ci potremmo dilettare nella costruzione faidate di cui, online, si possono trovare tutor. Se poi non vogliamo né spendere né impegnare tempo, potremo anche limitarci ad appendere al ramo di un albero una collanina di arachidi realizzata facendo passare all’interno delle noccioline dello spago o del fil di ferro. Una scelta che ad esempio le cinciarelle certamente gradiranno.
Tutti i granivori apprezzeranno invece alcune spighe di panico intrecciate adagiate sui rami o una mangiatoia, naturale al 100%, realizzata buccia di un arancio tagliata a coppa e appesa o poggiata colmata con una bella miscela di semi, di quelle che si comprano di solito per i canarini. Per il cibo da offrire, oltre le miscele tra gli altri canapa, miglio e avena, tra le sementi più apprezzate ci sono i semi di girasole, di cui esiste anche una cultivar nera tipica abruzzese. Come frutti si potranno usare quelli di stagione come cachi, pere, mele e datteri ma anche frutta secca sbriciolata, gradita a esempio dai pettirossi”.