Pescara. “Ancora una volta ci troviamo a commentare positivamente i risultati delle esportazioni dell’agroalimentare che anche nel terzo trimestre 2012 ha confermato un andamento positivo”.
E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Mauro Febbo, commentando i dati dell’Istat relativi al commercio con l’estero.
“A dispetto di una crisi che attanaglia il Paese e la nostra regione con un decremento generale delle esportazioni – aggiunge Febbo – il settore agricolo nel complesso resta un baluardo per la nostra economia e tiene nonostante le difficoltà. Rispetto all’anno precedente vorrei sottolineare che si è registrato un significativo incremento del 10% nella commercializzazione dei prodotti agricoli, in particolar modo per quanto riguarda le colture non permanenti con un saldo positivo di 4 milioni. Nel dettaglio possiamo evidenziare le performance positive nelle esportazioni della pasta con uno straordinario +3,8% (dagli 85 milioni del 2011 agli 88 del 2012) e dei vini che sono ancora in crescita, seppur lieve, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche per il 2012, nelle esportazioni del vino, riusciremo a superare i 100 milioni di euro e questo dato è ancora più rilevante se consideriamo il cambio sfavorevole tra l’euro e il dollaro. Nonostante le evidenti difficoltà in altri settori chiave per la bilancia economica abruzzese – dichiara ancora l’assessore regionale – la nostra agricoltura continua a lanciare segnali positivi ed incoraggianti che ci spingono a continuare a lavorare con fiducia nella direzione intrapresa affinché la nostra regione torni a marciare spedita. Per uscire da questo momento – conclude Febbo – è necessario puntare sulla internazionalizzazione, sulla specializzazione e anche sulla promozione dei nostri prodotti all’estero e tal senso l’amministrazione regionale e la Direzione Politiche agricole proseguiranno la loro programmazione anche nel 2013. Un altro aspetto sul quel puntiamo molto è rappresentato dai poli di innovazione e dalle reti di imprese che possono rappresentare sicuramente un altro fattore di spinta per tutto il settore agroalimentare abruzzese”.