I rappresentanti dell’Udu, che nei giorni scorsi erano stati protagonisti di un vero e proprioblitz in Consiglio regionale, aggiungono che “le consultazioni con il mondo studentesco e accademico hanno permesso di far venire alla luce tutte le perplessità relative a questa proposta di legge. Adesso ci aspettiamo che la Regione si impegni a potenziare il diritto allo studio, elemento imprescindibile per una città universitaria a tutti gli effetti. Solo se pensiamo all’Aquila, c’è il Polifunzionale di Coppito ancora senza un progetto di recupero; ci sono i 16 milioni di euro che erano stati accantonati dal fondo nazionale per le residenze universitarie per la città dell’Aquila, che non è chiaro che fine abbiano fatto; c’è il servizio mensa da inventare per il polo umanistico in centro storico”.
Lo stesso assessore Gatti, tuttavia, tiene a precisare che sul riordino delle Adsu ha chiesto di sospendere l’esame del progetto di legge per consentire un maggior approfondimento del quadro normativo. “Ma sono lieto” aggiunge “che tutti abbiano concordato sulla norma che presenteremo martedì in aula, ossia sulla abolizione della figura del direttore dell’Adsu. Risparmio immediato stimato: circa 200mila euro”.