“Diamo attuazione alla sesta e ultima linea di intervento del nostro piano di Inclusione sociale” ha commentato l’assessore regionale Paolo Gatti. “E’ un segnale importante che riguarda le persone che hanno incontrato nel loro percorso di vita una forte difficoltà scaturita in dipendenza, ma che grazie all’aiuto di professionisti possono tornare a contribuire in modo concreto alla vita sociale dell’Abruzzo. Stiamo lavorando con intensità per mettere al servizio della società abruzzese tutte le risorse destinate al welfare a nostra disposizione. Qualcuno ci accusa di produrre troppi avvisi e recare danno all’attività di programmazione delle realtà imprenditoriali e sociali. La verità è che abbiamo già poche risorse, soprattutto sul sociale, e non possiamo consentire che giacciano inutilmente nelle casse regionali. Ogni euro in circolo in qualsiasi settore, è un euro di speranza per far ripartire l’Abruzzo”. Le candidature per la realizzazione degli interventi formativi possono essere presentate esclusivamente da Associazioni Temporanee di Scopo costituite o in fase di costituzione, composte da almeno un Organismo di Formazione accreditato, almeno un’Agenzia per il lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro con una sede operativa in Abruzzo; almeno una struttura del privato sociale semiresidenziale/residenziale (comunità terapeutiche), iscritte all’Albo regionale degli enti ausiliari e almeno un’associazione di volontariato, con sede in Abruzzo iscritta al relativo registro regionale.
Ogni progetto candidato, non può avere un costo superiore a 199.800 euro. La candidatura va inoltrata alla Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione Politiche Sociali entro il 30esimo (trentesimo) giorno successivo all’odierna pubblicazione sul Burat.