Lo ha ribadito il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, ricordando “come nel corso di questa legislatura siano già saltate due date importanti che scandivano l’iter della riforma, infatti, la Giunta regionale non ha presentato nessun documento di programmazione degli interventi necessari per attuare la riforma del TPL in Abruzzo (scadenza 30 aprile 2011); né tantomeno il progetto di fusione dei trasporti (scadenza 30 giugno 2012)”
“E pensare – aggiunge il consigliere del Pd – che nel consiglio straordinario sui trasporti dello scorso agosto sembrava che la maggioranza avesse fatto il miracolo. Invece ad oggi tutto tace, la riforma non c’è e le tutte le organizzazioni sindacali dei trasporti hanno comunicato l’apertura delle procedure di raffreddamento e conciliazione per l’intero settore del trasporto pubblico locale minacciando lo sciopero generale. Eppure Chiodi e Venturoni a seguito di quel consiglio regionale da noi richiesto prospettavano ed annunciavano l’idea di una celere riforma dichiarando alla stampa che “L’idea riformatrice sui trasporti va avanti” oppure che “l’Abruzzo è un modello riformatrice che altrove seguono”. Vogliamo sapere da Chiodi e da Morra cosa si sta facendo per la riforma, se si sta proponendo la fusione per la sola gomma oppure per la gomma più ferro e pretendiamo che martedì ci venga data una risposta definitiva. Se Morrà non farà arrivare subito in Commissione il progetto di fusione verranno a mancare i tempi tecnici per l’approvazione entro la fine del 2012 contrariamente a quanto ha assicurato ai sindacati di settore.
Per l’esponente del Pd “se Morra vuole approvare la fusione dei trasporti deve rendersi conto che siamo ai “tempi supplementari”. Stiamo entrando nel periodo di approvazione del bilancio regionale e sarà difficile approvare altri provvedimenti come la fusione dei trasporti – conclude Ruffini – ad oggi dovremmo essere già nella fase delle gare e la Newco dovrebbe essere già stata costituita. Solo con la Newco avremo una vera impresa regionale con una adeguata capacità competitiva oltre ad una essenziale riduzione dei costi delle tre società a tutto vantaggio degli utenti. Il tira e molla di questa vicenda dimostra come Morra non ha nessuna certezza che i mal di pancia della sua maggioranza conducano al progetto di fusione. Gli unici passi in avanti si sono fatti grazie ai voti e all’insistenza del Pd”.