Risorse destinate al mondo agricolo: Abruzzo fanalino di coda per capacità di spesa

Per la terza volta consecutiva il report della Rete Rurale Nazionale – Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole) colloca la regione Abruzzo tra le ultime regioni italiane con il 5,79% in termini di capacità di avanzamento della spesa pubblica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.

 

Eravamo quint’ultimi al 30 giugno e al 30 settembre non è cambiato nulla anzi la situazione è peggiorata visto che siamo ancora fermi e bloccati al 17° posto. Una performance pessima che vede adesso l’Abruzzo sempre più vicina al rischio disimpegno, ossia alla restituzione dei fondi alla Comunità europea”. Ad annunciarlo è il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che specifica quanto segue: “Questi dati certificano quanto denunciato in questi ultimi mesi. Infatti i fondi destinati al mondo agricolo vengono gestiti in maniera lenta, articolata e confusionaria e con una struttura ormai al collasso.  Dopo tre anni e mezzo di programmazione del PSR (programma di sviluppo rurale) questo esecutivo regionale è stato capace di spendere solo il 5,79% dei 432 milioni di euro messi a disposizione dall’Europa nel settore primario.

 

Un altro dato significativo – spiega Febbo – è il rischio disimpegno automatico che supera l’11% vedendo l’Abruzzo tra le poche regioni d’Italia con una percentuale così alta. Continua inesorabilmente la discesa in termini percentuali della Regione Abruzzo allontanandoci sempre di più dagli obbiettivi annuali richiesti e indicati dalla Commissione europea. Praticamente al 31 dicembre l’Abruzzo rischia seriamente e concretamente di restituire indietro la bellezza di 23.315.531,63 di euro poiché non impiegati e spesi dalla Direzione Politiche agricole della Regione Abruzzo. Questi dati (vedi tabella) certificano il fallimento del governo D’Alfonso e del suo delegato alle Politiche agricole che in questi anni non sono riusciti ad incidere in maniera decisiva tra gli imprenditori agricoli e rilanciare un settore importante e fondamentale come quello primario”. A riprova dei miei continui allarmi e preoccupazioni – continua Febbo – vi sono anche i richiami ufficiali dei tecnici di Bruxelles e dell’Agea (Agenzia per l’erogazione in agricoltura) che continuano a sollecitare la Regione a pubblicare i bandi inerenti il PSR (programma di sviluppo rurale) e a spendere i fondi. Dopo tre anni e mezzo sono stati pubblicati pochi bandi e quelli usciti hanno avuto anche delle difficoltà tecniche come le Misure strutturali (4.1 e 4.2) che dopo un anno devono iniziare ancora le istruttorie. Senza dimenticare quello relativo al Pacchetto Giovani dove si sono voluti la bellezza di un anno e mezzo per pubblicare una prima graduatoria.

 

Verosimilmente questo significa che per i fondi del PSR inizieranno ad essere spesi ed erogati ai beneficiari solo nel 2018 e con la matematica restituzione di quelle risorse che dovevano essere investite invece nel 2017. Pertanto – conclude Febbo – credo che gli ultimi dati negativi pubblicati dalla Rete Rurale – Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole) siano l’ennesima dimostrazione di come questo Governo regionale in questi anni abbia male operato nel mondo dell’agricoltura e delle sue imprese. Purtroppo, spero di sbagliarmi, tutto questo pasticcio e dilettantismo creato da questo esecutivo regionale causerà la perdita e la restituzione di milioni di euro all’Unione Europea da parte della Regione Abruzzo”.

 

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