Così in una nota il capogruppo del Pd in Provincia a Chieti, Camillo D’Amico, che prosegue: “E’ concreto il pericolo che, a breve, da Tortoreto a San Salvo diverse emittenti televisive e radiofoniche non potranno più trasmettere, perché oscurate da scelte scellerate e prive del rispetto agli interessi generali, privando i cittadini Abruzzesi di un informazione libera, plurale e democratica. E’ in atto un piano di delocalizzazione delle antenne ripetitrici di molte emittenti da San Silvestro di Pescara per dare alle stesse un futuribile approdo su una piattaforma off shore che costerà milioni di euro non da tutte sopportabili e significherà la loro chiusura, la fine di un informazione libera e democratica, la perdita di preziosi e talentuosi posti di lavoro. Il sindaco di Pescara, Albore Mascia, ha già firmato i primi provvedimenti di spegnimento di dieci emittenti: Radio California, Radio Parsifal, Radio Speranza, Rete 8, Telemare, La7, Tele Studio, Radio Radicale ATv7, Telemax. Tutte emittenti locali e nazionali molto seguite; se non si agisce e reagisce presto e con la necessaria determinazione avremo un oscurantismo ottocentesco di cui, chi governa e decide, se ne assumerà in toto la responsabilità. Investirò direttamente il presidente della provincia Enrico Di Giuseppantonio perché, uomo formato e cresciuto nel mondo dell’informazione prim’ancora che in quello delle istituzioni e dei partiti, si attivi per evitare questo scempio i cui danni saranno incalcolabili rispetto all’indifferibile valore della libera e plurale informazione. L’azione di tutela e rappresentanza degli interessi generali di area vasta – conclude D’Amico – è in capo a chi ne è la sintesi: il presidente della provincia ha questo ruolo e, doverosamente lo deve esercitare con passione e determinazione. Di Giuseppantonio lo faccia nella consapevolezza di presiedere un ente non soggetta a tensioni dovute al corrente riordino e noi saremo al suo fianco”.