“La diamo a tutti…l’adsl, dove non c’è”. Un doppio senso ben poco velato, quello scelto dal creativo pubblicitario ingaggiato dalla Inweb Adriatico, società che si occupa della fornitura di connessioni internet. Una frase a carattere cubitali affiancata al corpo piacente di una modella in bikini. Un gioco di parole diretto e capace di catturare l’attenzione, secondo la ferrea legge che recita: “Il sesso, in pubblicità, vende”. Tutto regolare, tutto entro i limiti della decenza. Ma c’è chi nella fluente chioma bionda della modella trova il nodo che si incastra nel proverbiale pettine. Marinella Sclocco, consigliere regionale del Pd, visualizzata l’immagine rimane indignata, come donna, dalla linea sessista della campagna pubblicitaria. Tanto da cercare di capire chi ne fosse l’autore, per arrivare a scoprire che la Regione Abruzzo è partner dell’azienda in questione.
Da qui sorge la polemica, diretta all’assessore alle Pari opportunità Federica Carpineta. Un promemoria, quello della Democratica, inviato in una nota alla collega dell’Emiciclo: “L’assessore Carpineta, che nel dicembre 2010 vantava il primato della Regione nell’approvazione di una risoluzione europea sulla parità nel marketing e nella pubblicità, è ignara di quanto avviene oggi?”. Due anni fa, infatti, il Consiglio regionale ha accolto le linee guida contenute nella risoluzione promossa da alcune componenti italiane del Parlamento europeo: la Regione, con l’atto, si impegna accanto al CoReCom a vigilare sui contenuti sessisti delle pubblciità. “Oggi, al contrario, la maggioranza non vigila sull’operato e sulla comunicazione di cui è partner,” commenta Marinella Sclocco “L’assessore Carpineta spieghi ora”, conclude “quali valori restituisce l’immagine citata e soprattutto cosa intende fare per far si che simili incidenti non si verifichino più”.