Si tratta dei poli tecnologici del Cirsu SpA di Notaresco e della Comunità Montana Altosangro e Altopiano Cinquemiglia di Castel di Sangro.
“I commissariamenti ad acta” spiega Di Dalmazio “avranno lo scopo di individuare e mettere in atto, da parte della Regione Abruzzo, tutte le azioni tecnico-amministrative necessarie per la riattivazione degli impianti complessi che da troppo tempo sono fermi (come il Cirsu SpA) o sono caratterizzati da continue emergenze gestionali (come la Comunità Montana Altosangro e Altopiano Cinquemiglia), influenzando in modo negativo l’intero sistema regionale delle attività di trattamento e recupero dei rifiuti urbani, in particolare per le frazioni organiche provenienti dalle raccolte differenziate. Purtroppo, la crisi impiantistica e gestionale di queste due realtà di Notaresco e di Castel di Sangro, ha creato un’insufficiente autonomia del territorio regionale per la gestione di questa importante filiera (circa il 30-35% dei rifiuti urbani), costringendo numerosi Comuni abruzzesi a conferire in altre realtà extra-regionali le frazioni organiche provenienti dalle raccolte differenziate (umido e rifiuti verdi). La conseguenza è il notevole aggravio di costi per i Comuni e per i cittadini, i quali non si vedono adeguatamente ripagati dalla buona pratica della raccolta differenziata e riciclo dell’umido. E’ necessario, dopo le infruttuose diffide che sono state notificate ai soggetti interessati, dare ora una svolta operativa per i due impianti tecnologici e ricreare un ciclo virtuoso del riciclo dei rifiuti organici nei rispettivi territori”.
I commissari “ad acta” si avvarranno del supporto delle strutture tecniche del competente Servizio regionale e dell’Arta Abruzzo.