“Abbiamo sempre sostenuto l’incostituzionalità di alcuni articoli della legge regionale sugli ex Ipab, ma non ci hanno mai dato ascolto. Ora dovranno riprendere in mano la legge e spero che terranno conto delle nostre indicazioni”.
E’ quanto ha detto, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa, il consigliere regionale del Pd, Marinella Sclocco, commentando la bocciatura della Corte Costituzionale della legge della Regione Abruzzo riguardante il riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab).
“La legge” ha aggiunto Sclocco “è stata impugnata proprio nei punti da noi evidenziati. Noi non siamo contro la trasformazione degli ex Ipab in Asp, però mancano in questa legge criteri di legittimità. Tra l’altro il Pd non ha fatto ostruzionismo, ma proposte concrete attraverso 50 emendamenti per migliorare la legge. Stiamo parlando di una materia che riguarda i servizi agli anziani, ai bambini e ai disabili, e nessuno di noi ha l’intenzione di bloccarli. In particolare è stato riconosciuto che i presidenti e i consigli di amministrazione non possono avere uno stipendio, ma solo un gettone di presenza pari al massimo a 30 euro, e che i Comuni non possono avere un compito di vessazione nella fase di trasformazione dalle Ipab alle Asp. A noi tutto questo sembrava evidente, ma i nostri emendamenti non stati considerati e ora è arrivato il pronunciamento della Corte Costituzionale”.
Da parte sua Camillo D’Alessandro, capogruppo del Pd alla Regione, ha fatto notare che ” dopo mesi di dibattito sulla legge ora bisognerà ripartire dall’inizio. L’assessore Gatti dovrebbe chiedere scusa agli abruzzesi per il tempo perso perchè stiamo parlando di una questione importante. L’Ipab si occupa delle persone sole e che non stanno bene, non si può giocare su queste cose”.