Sono le domande che il consigliere regionale Cesare D’Alessandro (IdV) ha posto oggi agli assessori competenti Castiglione e Febbo.
Secondo un preciso cronoprogramma, i lavori finalizzati al potenziamento delle infrastrutture per la diffusione della banda larga in tutto l’Abruzzo si sarebbero infatti dovuti concludere nel dicembre dello scorso anno, ma ancora oggi tutto tace.
Stando a quanto sostenuto da D’Alessandro, la struttura regionale, a suo tempo autorizzata a sottoscrivere l’Accordo di programma con il Ministero dell’Economia, non avrebbe informato né il Consiglio regionale né l’opinione pubblica su come sono stati impiegati i fondi (9 milioni e 860 mila euro) in parte stanziati dal CIPE e in parte dal FEASR, Programma di sviluppo rurale per la Regione Abruzzo.
“Gli impegni sono stati assunti il 1° marzo 2010 – continua il politico -, dopo che, alla fine del 2009, erano stati rendicontati oltre 10 milioni di euro spesi per realizzare ben 270 chilometri di infrastrutture di rete, abilitando all’offerta dei servizi a banda larga circa 110.000 cittadini. Come mai, ad oggi, né l’assessore Castiglione né l’assessore Febbo hanno ancora dato spiegazioni sul ritardo nella conclusione dei lavori, ma soprattutto: come sono stati spesi i soldi? Chiedo che venga resa pubblica la cosiddetta ‘convenzione operativa’ che avrebbe dovuto stabilire gli interventi analitici, quali sono state le imprese aggiudicatarie degli appalti, quanti i subappalti. E inoltre – conclude Cesare D’Alessandro – visto che lo schema d’accordo con il Ministero prevedeva un piano d’intervento in cooperazione istituzionale con Abruzzo Engineering per la diffusione delle infrastrutture in banda larga alle pubbliche amministrazioni che ne sono prive, esiste davvero questo piano? Quante infrastrutture wireless e in fibra ottica sono state realizzate da Abruzzo Engineering, dal 2010 ad oggi?”. Il consigliere dell’IdV chiede, infine, che vengano resi noti i componenti del Comitato di governo dell’accordo, così come previsto dalla DGR n. 134 del 1° marzo 2010 e che siano rese pubbliche le risultanze dell’attività di monitoraggio svolte dal suddetto Comitato di governo.