Anche la Regione Abruzzo potrà dotarsi di un quadro normativo per sostenere la figura dell’amministratore di sostegno, un supporto alla persona disabile, o non del tutto autosufficiente, in un progetto personalizzato in base ai bisogni della persona da affiancare, per garantire ad ogni cittadino il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza, la rappresentanza giuridica in ogni ambito della vita civile e le medesime opportunità previste dalla Costituzione Italiana.
È quanto prevede l’emendamento alla Finanziaria approvato nei giorni scorsi e proposto dal consigliere regionale dell’Idv, Lucrezio Paolini, vice presidente della quinta Commissione Sanità e Affari sociali.
Il testo del provvedimento approvato, dal titolo “Disciplina per la promozione e la valorizzazione dell’Amministratore di Sostegno”, composto di tre articoli, prevede la promozione e la divulgazione della figura da parte della Regione che la disciplina a livello comunale o sovra comunale con l’istituzione e la gestione di appositi Albi e ne definisce il profilo in merito alle proprie attitudini e competenze.
Infine, il provvedimento prevede l’istituzione presso la Direzione regionale competente, a fini statistici e conoscitivi, dell’Elenco regionale, dei soggetti disponibili a svolgere l’incarico di amministratore di sostegno, aggiornato annualmente mediante raccolta dei nominativi iscritti negli Albi.
“Mi auguro che i successivi provvedimenti di attuazione arrivino con celerità” commenta Paolini “al fine di dotare fattivamente la nostra Regione di un importante strumento di civiltà che guarda alla disabilità e alla non autosufficienza in senso positivo, di inclusione, di sostegno, prevedendo un progetto di vita individualizzato della persona da affiancare. L’amministratore di sostegno, infatti, non va a sostituirsi a alle forme di protezione giuridica dell’interdizione o dell’ inabilitazione, ma si frappone ad esse. Siamo vicini ad un importante traguardo sociale che vogliamo tagliare al più presto: tutelare la qualità della vita delle persone diversamente abili e non autosufficienti in un’ottica di inclusione ed integrazione sociale”.