Ortona. “Come accade ormai da qualche anno, quando si tratta di elargire contributi, la Regione Abruzzo dimentica la città di Ortona”.
E’ quanto afferma in una nota il senatore del Pd, Tommaso Coletti, che continua dicendo: “Nella seduta del 29 dicembre scorso il Consiglio Regionale, con l’approvazione della finanziaria 2012, ha distribuito una serie di contributi ad Enti ed istituzioni culturali, ad associazioni ed altri soggetti per le attività, sicuramente di prestigio ed utili alla comunità regionale, da svolgere nell’anno 2012 per un importo complessivo di circa 13 milioni di euro. E’ il caso del contributo al Mario Negri Sud, al museo di Castelli, al Liceo Musicale Braga di Teramo, al Premio Michetti, ed a tante altre associazioni ed istituzioni della nostra Regione. Purtroppo Ortona è stata completamente dimenticata pur avendo delle istituzioni di prestigio che svolgono attività che vanno al di fuori dei confini nazionali. E’ il caso dell’Istituto Nazionale Tostiano nel cui consiglio di amministrazione siedono rappresentanti del comune, della provincia e della regione che da alcuni anni si è visto ridurre drasticamente i contributi dagli stessi enti che ne fanno parte. L’Istituto Nazionale Tostiano costituito ad Ortona nel 1983 con deliberazione del Consiglio Comunale, è una istituzione di impegno musicologico che si occupa statutariamente della vita e delle opere del compositore Francesco Paolo Tosti, degli altri musicisti abruzzesi e più in generale della musica vocale da camera e di altri settori della cultura musicale. Tale lavoro viene svolto attraverso il collegamento con istituzioni di cultura, editoria ed organizzazione musicale di rilevanza internazionale e con un’intensa attività musicale editoriale e discografica, l’attivazione di corsi di perfezionamento internazionali e l’organizzazione di mostre, seminari e convegni e di concorsi in Italia e all’estero.
Aver dimenticato questa istituzione così come tante altre prestigiose realtà in provincia di Chieti, significa che il consiglio regionale ha seguito solamente un criterio di ripartizione a pioggia secondo le influenze politiche dei singoli componenti senza tener conto delle realtà e delle necessità territoriali e delle attività delle singole istituzioni o associazioni. Sarebbe opportuno, per il futuro, che la Regione facesse una ricognizione delle istituzioni culturali e delle iniziative più prestigiose esistenti sul territorio e provvedesse, anche con legge, a definire gli stanziamenti a sostegno delle attività che danno lustro, prestigio e ritorno economico al territorio regionale”.