Pescara. In merito ad alcune polemiche dei giorni scorsi circa il cosiddetto ‘Piano Cave’ regionale, il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, ha diramato la seguente dichiarazione:
“mi sembra doveroso fare alcune precisazioni, ricostruendo il quadro specifico delle tempistiche e delle modalità di intervento sul tema”.
“Comprendo che non per tutti è facile decodificare un cronoprogramma, né distinguere i tempi tecnici dettati dalla legge con i tempi morti della cattiva politica, tuttavia, ai passati rappresentati istituzionali che più di ieri e meno di domani diffondono notizie ed allarmismi senza fondamento,
“È bene ricordare che, grazie alla mia iniziativa, la Giunta Regionale è dovuta intervenire con due deliberazioni per ottenere che si acquisisse da Abruzzo Sviluppo il Piano delle Attività Estrattive (P.R.A.E.), per la cui redazione era stata incaricata dal precedente esecutivo”.
“Dalla data di consegna dell’elaborato (31 dicembre 2015) è iniziata la fase di presentazione, divulgazione, di consultazione e raccolta di osservazioni, svolta anche con svariati eventi pubblici (durata fino a dicembre 2016), propedeutica alla predisposizione della delibera con la quale la Giunta Regionale adotterà il Piano – Rapporto Ambientale – VINCA; si prevede di concludere questa fase entro il mese di maggio 2017”. “Tenendo conto, poi, che la pubblicazione degli stessi prevede la possibilità di formulare osservazioni per un arco temporale di 60 giorni, già in agosto potranno essere presentati sia il parere motivato della autorità competente VAS, sia le controdeduzioni alle osservazioni sul piano del Servizio Attività Estrattive”.
“Entro il 30 di Novembre potrà quindi esserci la Revisione del piano, a cui seguirà il parere del comitato di valutazione per la V.I.A., per arrivare all’approvazione del piano entro la fine del 2017”. “Per concludere: dal momento dell’acquisizione degli elaborati del piano a quello della sua approvazione saranno passati due anni, uno dei quali dedicato al processo partecipativo: sono forse troppi dopo un inerzia di 32 anni?”.