E’ necessario completare il percorso ciclabile che unisce Ascoli Piceno a San Benedetto del Tronto collegando l’entroterra marchigiano e abruzzese con le piste ciclabili esistenti lungo la costa. E’ quanto chiedono le associazioni Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, Centro di Educazione Ambientale Oasi La Valle, Scuola Blu (Martinsicuro), Fiab-Amici della Bicicletta di Ascoli Piceno, Legambiente Circolo di San Benedetto del Tronto e il Cai-Slow Bike.
Oltre ad unire le due sponde Marche-Abruzzo la continuità creerebbe immediatamente la ciclabile più lunga del Centro Italia (con i suoi 40 km da Cupramarittima a Cologna spiaggia, destinati a raddoppiarsi appena saranno risolte alcune discontinuità fino a Francavilla al Mare e addirittura a triplicarsi con la realizzazione di alcuni tratti mancanti a nord di Cupramarittima), portando benefici alla mobilità sostenibile, alla qualità della vita e all’economia indotta dal turismo e dal cicloturismo. Con l’incremento del chilometraggio, inoltre, si attiverebbe la possibilità di poter effettuare viaggi cicloturisti a tappe con relativi pernottamenti.
Il popolo degli amanti della bicicletta non si limita ad evidenziare le azioni (attivabili con poco impegno economico) e i benefici che la realizzazione della “Ciclabile del Tronto” porterebbe ai territori attraversati, ma chiedono anche che l’inaugurazione del nuovo ponte stradale sul Tronto, che collega Martinsicuro a Porto d’Ascoli, sia l’occasione, con l’apertura della corsia ciclabile prevista sul ponte stesso, per collegare, finalmente, i percorsi ciclabili della costa, per dare continuità alla “Ciclovia adriatica”, che collega Ravenna a Santa Maria di Leuca, che permetterebbe, una volta completato, di percorrere ben mille km in bicicletta, in sicurezza e attraversando città d’arte e scenari paesaggistici e naturalistici di incomparabile bellezza.