«Probabilmente – continua – Di Concetto – la nostra offerta non è adeguata ad una domanda sempre più esigente, e il motivo del calo delle presenze va probabilmente ricercato nella mancanza di un’offerta variegata che coniughi ad esempio il mare con servizi aggiuntivi quali talassoterapia, pacchetti benessere e spa ». In questo senso è necessario, secondo il presidente,che i piani demaniali delle coste prendano in considerazione i nuovi trend turistici permettendo agli imprenditori di programmare investimenti in grado di rilanciare l’economia turistica balneare che proprio in questi ultimi anni risente della vicenda europea delle concessioni demaniali.