Con queste parole il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi ha presenziato la cerimonia di inaugurazione del nuovo blocco operatorio dell’ospedale di Teramo che si è tenuta questa mattina. Chiodi ha ribadito che bisogna garantire crescente e costante applicazione diagnostica, terapeutica e di ricerca spiegando come, per la prima volta nella storia della Regione, nel 2010, sia stato registrato un equilibrio nel bilancio del sistema sanitario regionale. Un risultato definito dal presidente “epocale”, che, nei prossimi mesi, consentirà alle Asl di procedere all’assunzione, a tempo determinato, di duecento nuovi medici e di investire in tecnologie avanzate.
Un” Abruzzo in versione 2.0 in campo sanitario” che porteràla Regione a diventare, nel giro di qualche anno, un’eccellenza sanitaria del Paese. “I cittadini abruzzesi – ha aggiunto Chiodi – hanno diritto ad un sistema sanitario di elevata qualità e questa amministrazione sta lavorando per raggiungere questo obiettivo a costi sostenibili. La buona sanità la fanno i bravi medici e le apparecchiature diagnostiche all’avanguardia e Teramo ne è un esempio tangibile. E’ importante puntare ancora sulla qualità del nostro sistema per elevarlo al rango di eccellenza, riducendo al minimo i disagi per i pazienti, specie sulle liste di attesa e sulla mobilità passiva. Dopo L’Aquila ed Ortona ecco le nuove sale operatorie a Teramo che si aggiungono alle nuove e più moderne risonanze magnetiche di Lanciano e L’Aquila e alla TAC di nuova generazione dell’Aquila. A questo uniamo il primo Hospice per malati non guaribili realizzato in Abruzzo. Insomma, da sempre la nostra sfida è quella di far quadrare i bilanci e migliorare così i servizi sanitari”.
Il blocco operatorio dell’Ospedale “Mazzini”, ristrutturato in cinque mesi, si compone di due sale operatorie e di una sala post-operatoria ed è dotato di un sistema a norma per il transito del personale e dei pazienti. Il manager della Asl, Giustino Varrassi, ha rimarcato il pieno successo dell’espianto multiplo di organi che ha consentito giovedì scorso che un cuore, un fegato e due reni fossero trapiantati a persone da tempo in lista di attesa. “Un risultato – ha detto – che dimostra l’efficacia operativa dell’intera azienda che sta conoscendo una nuova fondamentale fase di crescita e di ottimizzazione delle risorse”.