La Regione Abruzzo garantisce “attraverso uno sforzo comune e condiviso” il proprio impegno per affrontare l’emergenza emigrati “con spirito di leale collaborazione e solidarietà”. E’ il contenuto della lettera inviata al Dipartimento di Protezione civile nazionale, con la quale il presidente Gianni Chiodi ribadisce la disponibilità ad accogliere gli stranieri, all’interno di strutture facenti parte del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
“Nonostante l’Abruzzo non abbia oggi l’obbligo di accogliere migranti” spiega Chiodi “abbiamo dato disponibilità ad ospitare gli stranieri che giungono nel nostro Paese, in particolari situazioni di disagio all’interno del collaudato Sistema di protezione civile nazionale, cui partecipano strutture che hanno già dato disponibilità a farne parte. La nostra volontà di adesione al progetto si rivolge prioritariamente alle categorie vulnerabili, quali donne sole in stato di gravidanza, donne con bambini, minori non accompagnati, a favore dei quali saranno individuati percorsi ed azioni volte all’integrazione e all’inserimento sociale. Nel recente passato abbiamo largamente beneficiato della solidarietà degli altri, cittadini italiani di altre regioni e paesi stranieri. Quindi abbiamo l’obbligo di non far mancare il nostro sostegno, anche se non ne avremmo l’obbligo giuridico”.
Soggetto attuatore è stato designato Altero Leone, dirigente del Servizio programmazione Attività della Protezione civile della Regione Abruzzo.