Pescara. ‘Finalmente sono rintracciabili in rete i nuovi orari ferroviari; quelli che andranno in vigore dall’11.12.2016.
Qualche prima considerazione: sulla Pescara-Roma non esistono più treni dopo le ore 9.23. Ci sarebbero in realtà due ulteriori possibilità (la prima alle 12.15 e la seconda alle 17.15) ma necessitano di due coincidenze e tre treni, per un tempo complessivo di 5 ore e 40 minuti’.
‘Discorso inverso sulla Roma-Pescara: il primo treno che collega Roma a Pescara parte alle ore 14.30 (il secondo alle 16.45 e il terzo alle 18.45). Praticamente non c’è più alcun collegamento mattutino da Roma a Pescara.
E’ vero che i collegamenti ferroviari residuali sulla Pescara-Roma necessitano di minor tempo rispetto all’orario attuale; ma sono pur sempre 3.22 minuti (è sempre bene ricordare che nel 1970 bastavano 3 h e 3’ per collegare Pescara a Roma).
Inoltre mentre attualmente esistono sei collegamenti tra Pescara e Roma (e altrettanti in senso inverso), con il nuovo orario saranno solo tre (è la premessa per un’altra Pescara-Napoli?).
Per quanto riguarda la famigerata “Freccia Rossa”, quella che collega Pescara a Milano in circa 4 ore, niente è cambiato, nonostante tutti sappiano che così com’è il treno è poco utilizzato. Sarebbe necessario che partisse da Pescara la mattina in direzione Milano, per tornare la sera verso Pescara. In realtà succede tutto il contrario. E se nessuno o pochi lo utilizzano, è inevitabile che prima o poi verrà cancellato dall’orario.
Una soluzione ancora migliore per il collegamento Abruzzo-Milano potrebbe realizzarsi facendo partire da Pescara la Freccia Rossa 9592 che attualmente collega Ancona a Milano in poco più di 3 ore (6.10-9.20).
In questo modo il treno potrebbe partire da Pescara intorno alle 5.20, per arrivare a Milano intorno alle 9.30/9.40’, si legge in conclusione della nota.
‘Avviare prima possibile un confronto per rivedere la nuova programmazione invernale della tratta ferroviaria Sulmona-Pescara la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo 11 dicembre, che penalizzerebbe fortemente i pendolari abruzzesi, con la soppressione di ben sei corse e l’allungamento dei tempi di percorrenza, a fronte dell’aumento del prezzo dei biglietti’.
“Auspico che l’attenzione e la sensibilità della Regione nelle politiche dei trasporti – sottolinea – si traduca al più presto in uno stop al taglio delle corse ed al mantenimento degli attuali orari dei collegamenti ferroviari. Sono disponibile sin da ora a partecipare ad un confronto con i vertici dell’Amministrazione regionale e di Trenitalia che metta al centro i diritti e le esigenze dei pendolari”.