Questo il commento del Consigliere Domenico Pettinari che torna a parlare del farmaco salva vita per l’allergia da Imenotteri (punture di ape).
“La Regione Abruzzo – racconta – attraverso le parole dell’Assessore alla sanità Silvio Paolucci in risposta alla mia interpellanza, ha accolto l’iniziativa del M5S di erogare gratuitamente i farmaci salva vita per l’allergia da Imenotteri, che colpisce molti cittadini abruzzesi.
Ma a differenza della Asl di Chieti e L’Aquila, quelle di Pescara e Teramo, per fornire il farmaco salva vita, richiedono un anticipo di circa 350 euro a dose ed un lunghissimo iter burocratico per accedere sia al farmaco che al rimborso dello stesso.
Il movimento 5 stelle ha chiesto di attivare subito una centrale unica di acquisto del farmaco, che consentirebbe di risparmiare molti soldi, come fanno tante altre Asl Italiane, compresa quella di Chieti che grazie a questa procedura la paga quasi la metà, e prevedere la distribuzione gratuita da parte della farmacia ospedaliera”.
Alle sollecitazioni del Consigliere Pettinari arriva la risposta dell’Assessore Paolucci che, se nei primi punti si limita a ribadire i contenuti di premessa dell’interpellanza, finalmente nell’ultimo punto converge con le proposte del M5S ritenendole addirittura necessarie.
“Il problema è che da questa risposta sono passati oltre 10 mesi, ma siamo ancora fermi al punto di partenza. Un ritardo grave rispetto anche al vicino Molise che, pur non avendo le risorse dell’Abruzzo, manda i pazienti a curarsi da noi e rimborsa, oltre al costo del vaccino, il costo del ticket per le somministrazioni del vaccino ( circa 40 euro ) e i costi delle spese di spedizioni refrigerata dello stesso ( circa 30 euro).
Mentre in Abruzzo i costi di spedizione e del ticket sono a totale carico dell’utente. Quando si parla di argomenti così delicati – incalza Pettinari – non basta riconoscere la “ragione” ma è fondamentale applicare immediatamente le giuste norme. Se l’Assessore pensa che darci ragione basti a farci tacere si sbaglia di grosso, non è la propaganda che ci interessa ma il risultato. Atteggiamento al quale forse non è abituato”.