Pescara. Il tema delle alleanze strategiche tra Regioni e tra territori più estesi anche molto distanti tra loro nell’ambito della connettività europea è stato al centro dell’intervento che il consigliere regionale delegato ai Traporti, Camillo D’Alessandro, ha tenuto, questo pomeriggio, a Pescara, nella sede dell’Aurum,
in occasione del convegno, organizzato da Regione Abruzzo e Regione Lombardia avente ad oggetto “Connettere le regioni e le comunità adriatico-joniche – Attuazione e prospettive del Pilastro 2 della strategia Eusair”.
Un momento di confronto, moderato da Fabrizio Barbaso, ex direttore generale della DG Energia dell’Unione europea, che avrebbe dovuto essere concluso dai presidenti delle due Regioni, Roberto Maroni e Luciano D’Alfonso, entrambi assenti giustificati.
D’Alfonso, in particolare, è stato chiamato a Roma, a seguito dei ripetuti eventi tellurici, per confrontarsi sul funzionamento delle opere relative al patrimonio idrico energetico e trasportistico materiale dell’Abruzzo. USAIR non è altro che la nuova strategia adriatico- jonica che si articola in quattro pilastri.
Il secondo pilastro, coordinato da Italia e Serbia e riguardante il trasporto marittimo, i collegamenti intermodali per l’entroterra e le reti energetiche, punta a rafforzare la sicurezza e la sicurezza marittima e a sviluppare un sistema portuale intermodale regionale competitivo oltre che a sviluppare reti di trasporto affidabili e collegamenti intermodali con l’entroterra, sia per il trasporto merci che passeggeri.
“Oggi – ha evidenziato D’Alessandro – bisogna ragionare in termini di alleanze molto più ampie di quelle che legano regioni limitrofe. In questo senso si spiega il ruolo centrale giocato nell’ambito di EUSAIR dalla Lombardia che qui a Pescara è peraltro rappresentata da una dirigente del settore Infrastrutture.
La partita è ancora tutta da giocare – ha aggiunto – ma tutto dipenderà dalla capacità delle Regioni di mettere in campo delle alleanze virtuose che consentano di raggiungere gli obiettivi che si sono prefisse.
L’idea di Europa che abbiamo è quella che se c’è, uno spazio comune, dei diritti comuni, c’è anche un diritto alla mobilità e tanto per citare D’Alfonso c’è anche un diritto alla velocità degli spostamenti. Da qui la necessità per le Regioni adriatico-joniche di elaborare strategie comuni con Regioni di peso come la Lombardia”.