“E’ un fatto estremamente importante per un comparto che riteniamo chiave per lo sviluppo del settore primario abruzzese” commenta soddisfatto l’Assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo.
I progetti avranno un costo di 2.697.635 euro e usufruiranno di un contributo pari a 1.647.195 euro (il 61 per cento del costo totale). Il restante 39 per cento sarà a carico dei soci del Consorzio che partecipano all’attività di ricerca. Al programma, che avrà una durata triennale, partecipano il Mario Negri Sud, il Crab di Avezzano, il Cotir di Vasto, le tre università abruzzesi e alcune società del settore agroalimentare che recentemente hanno aderito al Consorzio.
Nel dettaglio, i cinque progetti ammessi dal Ministero riguardano lo sviluppo della qualità delle produzioni vitivinicole (229.571 euro), il miglioramento della produzione e della trasformazione dei frumenti tipici autoctoni (253.063 euro), lo studio di processi per la produzione di nuovi prodotti idonei a migliorare la qualità e la sicurezza degli alimenti nel settore lattiero caseario (442.780 euro), l’utilizzazione di sottoprodotti agro-industriali (374.734 euro) ed il programma IPAfree (346.548 euro).
“Tale finanziamento” aggiunge Febbo “dimostra da un parte il valore del Consorzio e dall’altra l’effettiva utilità che i centri di ricerca svolgono all’interno della nostra regione come ho sempre sottolineato. Pertanto la Direzione delle Politiche agricole continuerà a valorizzare e portare avanti con determinazione sia la progettualità che investe il comparto agroalimentare sia l’attività di sostegno alla ricerca che costituisce una concreta possibilità di sviluppo per l’intera regione. Sono fermamente convinto che l’innovazione sia una delle chiavi di volta per il rilancio della nostra economia e di tutto il settore agricolo. Questo passaggio si inserisce all’interno di una progettualità più ampia che prevede anche la riorganizzazione dei Centri di ricerca. Questo Assessorato tra le sue linee d’azione ha previsto una serie di interventi che puntano alla valorizzazione della ricerca e dell’innovazione che restano punti salienti per lo sviluppo e il rilancio del settore agroalimentare. Per questo dobbiamo usufruire e massimizzare le opportunità offerte dalla Misura 1.2.4 del Programma di sviluppo rurale (sulla cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie) e l’approvazione di questi progetti lo dimostra ancora una volta, sui Consorzi e sui Poli d’innovazione”.