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Criminalità Abruzzo: una regione sicura

“Il concetto di isola felice non è applicabile a nessuna parte del nostro territorio, ma l’Abruzzo e la provincia di Pescara vivono una situazione privilegiata, per le condizioni della sicurezza pubblica”. Lo ha detto a Pescara, in conferenza stampa, il generale di Corpo d’Armata Maurizio Scoppa, comandante interregionale dei carabinieri di Campania, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, parlando della malavita organizzata.

Scoppa ha fatto notare “che ci sono stati dei tentativi di infiltrazione, anche di recente, ma sono stati annullati e ne sono stati scoraggiati di nuovi”. Il riferimento e’ ad una recente operazione dei carabinieri di Pescara che, a meta’ febbraio, hanno sgominato un’organizzazione criminale per il traffico di droga tra la Campania e l’Abruzzo, guidata da Salvatore Puccinelli, capo clan camorristico del rione Traiano di Napoli. Scoppa ritiene che in Abruzzo ci sia “una buona condizione della sicurezza pubblica. I fenomeni delinquenziali sono sotto controllo e c’e’ una buona azione di contrasto delle forze di polizia e dell’Arma dei carabinieri”. Dal comandante interregionale e’ partita una raccomandazione ai suoi uomini: “Va stimolata ulteriormente l’attivita’ di prevenzione sul territorio per consolidare i successi ottenuti, ottenerne altri, migliori, e dare una testimonianza di vicinanza alla gente”. Un ruolo di primo piano lo svolgono le stazioni dei carabinieri, che sono “un presidio fondamentale di tutto il sistema sicurezza”, e i comandanti di stazione, “che sono per gli abitanti della provincia un riferimento certo nei momenti di bisogno” quindi va perseguito “un consolidamento della plurisecolare struttura dell’Arma di piccoli presidi”. Bene anche la sinergia con altre forze di polizia. Quanto al numero di uomini in servizio “non e’ ipotizzabile averne altri. In provincia di Pescara ci ne sono piu’ di quanto dovrebbero essercene. Ho detto quindi agli ufficiali – ha concluso – di usarne meno negli uffici e piu’ sul territorio, con una massima proiezione all’esterno. Non servono piu’ uomini, dobbiamo impegnarli meglio”.