“Attraverso la presentazione di un documento sottoscritto dal Centrodestra – prosegue la nota – abbiamo espresso la nostra preoccupazione per l’iter seguito nella stesura del documento di programmazione che a oggi risulta essere illegittimo, ai sensi di quanto stabilito dallo Statuto della Regione Abruzzo, nonché inadempiente rispetto al Codice dell’Ambiente (D.Lgs 152/06). Evidenziamo inoltre il ritardo con il quale il Masterplan è stato predisposto nella sua stesura definitiva dovuto al susseguirsi delle deliberazioni che lo hanno modificato, parcellizzando gli interventi e vanificandone l’efficacia. Inoltre, temiamo il disimpegno dei finanziamenti per quanto riguarda il Fsc 2017-2013 che aveva come termine ultimo per la presentazione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti (Ogv) il 31.12.2015”.
“I fondi europei della nuova programmazione 2014-2020 – mettono in evidenza i Consiglieri di Forza Italia – sono totalmente sottoutilizzati, se non del tutto inutilizzati, con il drammatico risultato che tutti i dati del primo trimestre 2016 dimostrano che l’Abruzzo ha tra le peggiori performance rispetto alle tendenze già negative del nostro Paese. Per questo riteniamo il Masterplan un prezioso strumento che non può essere sottomesso ad altre logiche che non siano quelle che tendono a recepire le istanza dei territori, in una visione globale e veramente risolutiva, con finanziamenti consistenti da destinare a questioni importanti con risvolti positivi in termini anche di occupazione. Auspichiamo inoltre una decisiva accelerazione alla cantierabilità dei progetti contenuti nel Masterplan soprattutto per quanto riguarda gli interventi sulle criticità infrastrutturali ed ambientali della nostra Regione”.
“Questo Masterplan contiene interventi che appaiono più rispondere ad una logica politica e ‘spartitica’ dei territori piuttosto che di priorità. Molte sono le opere strategiche e urgenti di cui necessita la nostra regione come, ad esempio, gli interventi per il dissesto idrogeologico. Inoltre si deve riscontrare la totale assenza di interventi tesi alla creazione dello sviluppo dell’occupazione, ben diversamente dal documento approvato dal governo Chiodi nel 2010 che era rivolto ad agevolare il rilancio economico e sociale delle zone terremotate con interventi finalizzati allo sviluppo delle imprese e all’incremento dell’occupazione”.
“Tra l’altro – conclude la nota di Forza Italia – a oggi non abbiamo ancora certezza di quali opere verranno avviate e quando avremo la registrazione da parte della Corte dei Conti; per l’annualità 2016/2017 sono certi sono solo i circa 138 milioni di euro della programmazione 2007-2013 frutto, in gran parte, della programmazione FAS-FSC lasciata in eredità della precedente amministrazione di Centrodestra”.