Pescara. ‘Scuole decadenti, fondi inesistenti, chi paga sono gli studenti!’. Recitano così gli striscioni affissi dai militanti del Blocco Studentesco nei pressi degli istituti superiori d’Abruzzo e Molise,
per denunciare le precarie condizioni degli edifici scolastici delle nostre Regioni e il mancato stanziamento di fondi per i lavori d’adeguamento struttarali necessari per la messa a norma.
‘Non possiamo più aspettare – afferma Alessio Capone, responsabile regionale Abruzzo e Molise del Blocco Studentesco, in una nota – che siano eventi come il tragico sisma nel centro Italia a “risvegliare” le coscienze dei politici sul tema dell’edilizia scolastica.
Soltanto tra Abruzzo e Molise ci sono più di 170 scuole non a norma di legge, scuole che come già accaduto l’anno scorso all’Istituto IPSSAR “De Cecco” di Pescara, talvolta crollano letteralmente sulla testa degli studenti’.
‘Il mancato staziamento di Fondi per gli adeguamenti strutturali – prosegue Capone – non fa altro che continuare a mettere a rischio l’Incolumità degli studenti, che per 9 mesi all’anno svolgono la loro vita scolastica in situazioni precarie e molto pericolose’.
‘Il reperimento dei fondi per l’edilizia scolastica- conclude il responsabile regionale del Blocco Studentesco – dovrebbe essere una prioritá in cima alle agende politiche di Ministero, Consigli Provinciali e Regionali, per salvaguardare la salute delle migliaia di studenti che ogni giorni rischiano la propria incolumitá col semplice gesto di sedere in classe.