Alle strade provinciali sono stati destinati 100 milioni di euro: 28 milioni al sistema viario della Provincia di Chieti, 26 a Teramo, 24 a Pescara e 22 all’Aquila. I finanziamenti dovranno essere destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle arterie esistenti, sia per quanto attiene al rifacimento dei manti stradali, sia soprattutto alla riparazione dei danni provocati dal dissesto idrogeologico. Altri 100 milioni sono stati assegnati all’implementazione del sistema depurativo: 30 milioni serviranno per la realizzazione dei nuovi depuratori a Pescara e Spoltore, oltre al collettamento del sistema fognario di San Giovanni Teatino nell’impianto di San Martino, così da garantire l’autonomia depurativa nell’area. Gli altri 70 milioni, invece, andranno a finanziare il sistema depurativo al servizio di zone turistiche e urbane del Teramano, dell’Aquilano (in particolare Marsica e Valle Peligna) e del Chietino (nello specifico la collina Chietina e comprensori di Guardiagrele, Trigno e Sangro). Gli ulteriori 29 milioni, infine, con un successivo atto programmatorio di dettaglio, verranno assegnati ai Comuni per progetti sull’impiantistica sportiva, sul turismo e sulla cultura.
“Il prossimo passo – spiega il presidente Luciano D’Alfonso – sarà la stipula di apposite convenzioni con le Province, i gestori del servizio idrico integrato e i Comuni. Gli accordi saranno sottoscritti su progetti immediatamente cantierabili e disciplineranno nel dettaglio sia i siti d’intervento, sia la tempistica. Con questo programma, che si va ad aggiungere agli altri già finanziati con i fondi del Masterplan e con le ulteriori risorse del Fsc, possiamo affermare con certezza di aver risolto definitivamente due delle principali emergenze della nostra regione”. Ieri il Cipe ha stanziato 753 milioni e 400mila euro per l’attivazione del Masterplan per l’Abruzzo.
“Che al Presidente D’Alfonso sia sempre piaciuto il gioco dello sparare cifre era risaputo ma questa settimana crediamo abbia superato ogni limite. Ha iniziato venerdì scorso con l’annuncio dell’assegnazione dalla Cabina di Regia del di Palazzo Chigi di ben 456 milioni di euro di risorse FSC; poi altri 117 milioni di euro di fondi per i danni della alluvioni del 2013 e del 2015; ieri ed oggi 753 milioni di euro riferiti al “Patto per il Sud”, ampiamente anticipato dall’articolo del Sole 24 di ieri pubblicato a pag. 5 (che si allega) e quello di oggi. Il totale è di ben 1 miliardo 326 milioni di euro solo in questa settimana che si vanno a sommare a quelli già annunciati (e riannunciati) e siamo ad oltre 9 miliardi di euro (magari !)”. E’ quanto dichiarano il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri.
“La realtà – sottolineano i due Consiglieri di Forza Italia – è ben altra cosa. I 753 milioni di euro ( di cui fanno parte i 456 annunciati il giorno prima – sic !!!) come si legge chiaramente dal Sole 24 ore, sono solo la quota assegnata all’Abruzzo dei 25 miliardi di risorse del Fondo Sviluppo e Coesione di cui 13,4 riferiti ai “Patti per il Sud” (Masterplan) sottoscritti e non da tutte le regioni meridionali e città metropolitane.Ma quella di oggi è l’individuazione parziale delle opere ELEGGIBILI dell’intero pacchetto Materplan presentato dall’Abruzzo; quindi ora bisognerà capire quali sono state riconosciute meritevoli di inserimento e sopratutto dovremo aspettare di sapere quante risorse economiche la Corte dei Conti sbloccherà e assegnerà (dovrebbero essere il 12 % quindi circa 90 milioni di euro, sempre secondo le anticipazioni giornalistiche) e quindi solo allora la progettualità si trasformerà in cantierabilità. Ci auguriamo che l’assegnazione delle risorse da parte della Corte dei Conti avvenga prima possibile (anche se per esperienza e come giustamente sottolineato anche nell’articolo del Sole ciò avverrà nel 2019-2023 per la parte più consistente) ma sopratutto che il Governatore D’Alfonso capisca che per tramutare progetti ELEGGIBILI in opere finanziate e cantierabili ci sono percorsi complessi ed articolati che non si superano con semplici procedure o le sue solite lettere ai sindaci (e parroci – sic !) come accaduto e accade o le sue ben note “filippiche”. Bisogna cambiare metodo e passo – concludono Febbo e Sospiri – per passare dagli annunci e chiacchiere (vedi cantieri e progetti ancora al palo quali dragaggio porto di Ortona, diga foranea, Fondo Valle Sangro ecc…) ai fatti: l’Abruzzo ne ha davvero bisogno”.