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Regione Abruzzo verso la conciliazione con i dipendenti su contenzioso retribuzioni anzianità

La II Commissione Consiliare ha approvato nella seduta odierna un ordine del giorno sulla RIA (Retribuzione Individuale di Anzianità) presentato dai consiglieri regionali del Pd Claudio Ruffini, Giovanni D’Amico, Franco Caramanico. L’ordine del giorno, condiviso e sottoscritto anche dal Presidente della II Commissione Luca Ricciuti, impegna il Presidente Chiodi e l’assessore competente ad assumere tutte le iniziative per avviare le procedure conciliative con il personale e le rappresentanze sindacali, affinché si eviti alla Regione di esporsi ad un pesante rimborso finanziario qualora i lavoratori avessero ragione nelle sedi giudiziarie.


La quantificazione della Ria (Retribuzione di Anzianità) avvenuta con la L.R. 16/2008 è diventata oggetto di scontro tra Regione Abruzzo e dipendenti, dopo che quest’ultimi hanno fatto causa all’Ente per rivendicarne il pagamento.
“Abbiamo chiesto di procedere – hanno affermato i consiglieri del Pd – con la conciliazione in quanto la Regione rischia un maxi contenzioso che potrebbe metterla in ginocchio in quanto sono circa 800 (su un totale di 1.400) i dipendenti che hanno fatto causa all’Ente”.
Ricorsi che sono destinati ad andare avanti perché si basano su diritti acquisiti e la legge non li può bloccare. Ma il vero pericolo è che il mega contenzioso si può aggiungere ai numerosi già inoltrati ai danni della Regione che si ritroverebbe esposta a sborsare una somma importante di denaro qualora i lavoratori, che hanno chiesto risarcimenti milionari, dovessero avere ragione nelle sedi giudiziarie.

“Il rimedio a tale situazione – hanno spiegato i consiglieri del Pd – potrebbe essere nella mediazione sindacale e nella conciliazione, con la quale si potrebbe poi entrare nel merito e stabilire che a molti dipendenti la Ria non spetta”.

Da parte della maggioranza c’è quindi stata una sostanziale apertura dopo che è stato presentato un emendamento al disegno di legge regionale n.228/2010 recante         “Misurazione e valutazione delle prestazioni delle strutture amministrative regionali” che prevede la salvaguardia della Ria per i soli provvedimenti relativi ai trattamenti economici di anzianità del personale regionale già adottati o in corso di adozione.