Le regioni del Sud, infatti, possono, con una propria legge, modificare le aliquote, fino ad azzerarle e disporre esenzioni, detrazioni e deduzioni nei confronti delle nuove iniziative imprenditoriali per la crescita del tessuto produttivo abruzzese e dell’occupazione. Si tratta, insomma, di una misura vantaggiosa per le nuove imprese che interesserà tutto il territorio regionale e andrà ad aggiungersi alla zona franca urbana prevista per l’Aquila per la rinascita economica e culturale del Capoluogo di regione.
“L’obiettivo” ha commentato Chiodi “è favorire la crescita e la stabilità dell’occupazione, la competitività delle imprese, creare nuovi posti e migliorare la qualità e la stabilità del lavoro nei settori della economia della conoscenza e della green economy. Occorrerà approvare una nuova legge regionale ed emanare un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa con la Regione, per stabilire il periodo d’imposta dal quale troveranno applicazione le nuove misure e bisognerà studiare una efficace norma per evitare comportamenti elusivi. Si tratta di una conferma dell’impegno di questa amministrazione di porre in essere strategie di rilancio dello sviluppo della Regione insieme ad una grande capacità di spesa dei fondi comunitari di cui si è dato prova fino ad oggi . A questo aggiungiamo che siamo una delle prime regioni in Italia per quantità di risorse finanziarie previste in bilancio in favore delle Piccole e medie imprese per innovazione, reti d’impresa e accesso al credito come testimoniato anche dalla speciale graduatoria pubblicata dal Sole 24 Ore. Tutto ciò ci offre la misura di quanto questo governo regionale stia lavorando per favorire la ripresa delle attività produttive e, di conseguenza, dell’occupazione nonostante il peso di una grave crisi internazionale”.