Già lo scorso aprile, come dimostrano le carte, le avevo chiesto di adottare tale iniziativa, dopo che nel 2015 sono andate perse ben mille borse di studio per altrettanti ragazzi, e solo perché la Regione Abruzzo non si è adeguata per tempo alle disposizioni del Governo Renzi che, rivalutando i valori dei cespiti immobiliari, aveva trasformato in ‘famiglie ricche’ nuclei che ricchi non lo sono mai stati, impedendo agli studenti di accedere alle Borse”.
Lo ha ricordato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.
“Ancora una volta l’Abruzzo si ritrova a pagare le conseguenze di una Regione lenta e improduttiva – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -: lo scorso 5 aprile ho depositato un’interpellanza, rivolta all’assessore Sclocco, nella quale ho sollevato il problema inerente l’erogazione delle Borse di studio agli studenti meritevoli, ma privi di mezzi.
Nel documento ho ricordato che il Governo Nazionale stabilisce ogni anno, entro il 28 febbraio, le soglie Isee per l’accesso alle Borse di studio da parte degli studenti in base alla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo; purtroppo nell’anno accademico 2015-2016 molti studenti sono stati esclusi dalle prestazioni per il diritto allo studio universitario a causa della rivalutazione dei cespiti immobiliari di proprietà, come il possesso della prima abitazione da parte della famiglia, che ha innalzato il reddito del nucleo stesso, facendo passare per ‘benestanti’ famiglie che non lo erano.
Per l’Abruzzo questo si è tradotto nella perdita di ben mille borse di studio sulle 5mila erogate nell’anno precedente, con un taglio del 22 per cento.
Il 23 marzo il Governo Renzi, seppur con colpevole ritardo, ha pubblicato il Decreto con cui ha allora innalzato anche la soglia dell’Isee, ma nel frattempo molte Regioni italiane, come la Toscana, il Lazio, la Sardegna, la Puglia e l’Emilia Romagna erano già intervenute con misure utili a evitare l’esclusione dei ragazzi da un proprio diritto, molte tranne l’Abruzzo che non ha previsto strumenti di tutela per gli esodati né ha innalzato le soglie per l’accesso alle Borse di studio nonostante le sollecitazioni giunte dagli stessi studenti.
Dunque ad aprile ho chiesto all’assessore Sclocco quali misure intendesse adottare per evitare ulteriori tagli, chiedendo in modo specifico l’innalzamento delle soglie Isee ai nuovi livelli fissati da Roma.
Oggi l’assessore Sclocco ha ottemperato alla richiesta – ha ancora sottolineato il Capogruppo Sospiri -, cercando, inutilmente, di arrogarsi i meriti di un’iniziativa nella quale, invece, è stata colpevolmente assente prima e vergognosamente in ritardo poi”.