Più in particolare, stando a quanto raccontato dal WWF, i lavori sarebbero sollecitati dal Comune di Camerata Nuova in Lazio e interesserebbero comprensori del Lazio (Camerata, appunto e Vallepietra) e in Abruzzo (Rocca di Botte e Cappadocia). Il progetto consisterebbe nel livellamento della sterrata esistente con sottrazione di massi e pietre dal fosso Fioio che ha carattere torrentizio. Sbancamenti e opere ingegneristiche nel pieno di una faggeta riconosciuta di valore internazionale che ospita Orso bruno, Picchio dorsobianco e altri animali rarissimi. “Quanto di più errato si può immaginare anche in termini idraulici e di sicurezza” si legge in una nota, “per una sterrata che attraversa il fosso ben 17 volte e con tratti coincidenti con il letto del fosso stesso”. Infatti, ad ogni piena il torrente devasta il percorso per il semplice fatto che aver realizzato nel passato una sterrata praticamente in un corso d’acqua montano sarebbe di per sé un errore. Il progetto, inoltre, sarebbe finanziato con denaro che la Finanziaria nazionale 2005 aveva vincolato ad interventi per la tutela dell’ambiente.
“Leggere questo progetto è molto istruttivo” dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia, “perchè si comprende come vengono usate enormi risorse nel nostro paese per opere dannose ed inutili. Un milione e mezzo di euro è pari alla somma stanziata in Abruzzo per il funzionamento per un intero anno di tutte le 25 riserve naturali regionali. Il comune di Camerata nuova sta dedicando uno sforzo degno di miglior causa a questo progetto coinvolgendo addirittura la Presidenza del Consiglio dei Ministri pur di realizzare questi lavori. Il tutto adducendo generici “motivi di protezione civile”: la sterrata servirebbe per evacuare il vicino santuario della Trinità qualora la strada normalmente usata dai pellegrini venisse interessata da una frana! A parte il fatto che già esistono diverse alternative per raggiungere il santuario in caso di problemi, se passasse questa logica bisognerebbe costruire alternative a qualsiasi strada esistente in Italia perchè in ogni punto del paese possono esserci questi problemi, considerato l’ormai atavico dissesto idrogeologico causato anche da interventi inutili come questo. Basta ricordare che in caso di piogge la sterrata stessa diventerebbe un problema di sicurezza per le persone che dovrebbero transitarla, rischiando di trasformarsi in un “cul de sac”, tanto che alcuni enti hanno già chiesto di mettere segnali di allarme automatico! La verità è che la questione della sicurezza viene tirata in ballo in maniera del tutto strumentale. Sarebbe bello conoscere i dati relativi alla percentuale di case e strutture antisismiche a norma a Camerata nuova e nei paesi dell’area del Liri e degli interventi di manutenzione del territorio messi in campo per prevenire i rischi ambientali. Se ci sono risorse ingenti come in questo caso, è bene spenderle per queste emergenze. Facciamo appello al Comitato VIA della Regione Abruzzo e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri affinchè si esprima negativamente in ossequio alle norme comunitarie poste a tutela di specie ed habitat prioritari”.