I capoluoghi abruzzesi hanno infatti partecipato ad un incontro nazionale che si è tenuto oggi a Roma presso il Centro congressi Rospigliosi. Organizzato dall’Upi, durante l’evento sono state presentate le esperienze di successo tra le Province italiane che hanno sottoscritto il “Patto dei Sindaci”. Per la Provincia di Pescara ha partecipato l’assessore allo Sviluppo territoriale, Angelo D’Ottavio, che ha presentato il Piano EnU, un modello che permetterà, ai Comuni che aderiranno, di definire il Piano Energetico Comunale entro il 2011 per poter poi ottenere un doppio beneficio. Dal punto di vista ambientale, attraverso l’efficientamento degli immobili di proprietà e la produzione di energia da fonti rinnovabili e dal punto di vista economico, grazie al contributo che la Provincia erogherà ai Comuni che aderiranno a questo progetto.
Per la Provincia di Chieti era, invece, presente il presidente Enrico Di Giuseppantonio, che ha chiuso la mattinata dei lavori ripercorrendo le tappe di adesione della Provincia, prima in Italia ad aver promosso e realizzato la sottoscrizione da parte di tutti i propri Comuni del Patto, segnalando i punti di forza del coordinamento realizzato dall’ente.
“In un periodo” ha spiegato nel suo discorso Di Giuseppantonio “durante il quale l’Europa sembra dover fronteggiare una delle più grandi crisi finanziarie della sua gloriosa storia, la “Covenant of Mayors” sta rappresentando un segnale di coesione e solidarietà dal basso che ha accresciuto la speranza, o meglio la convinzione, che riusciremo a superare le gravi difficoltà grazie all’abnegazione di tutte le istituzioni, dalle più piccole sino a quella dell’Unione Europea. Il “Patto dei Sindaci”, infatti, sta dimostrando la capacità degli enti locali di tutta Europa di fare sistema e di cooperare per il raggiungimento di un importante obiettivo comune. Nella nostra esperienza, coronata da tappe di grande intensità e partecipazione, la Provincia ha avuto un ruolo determinante nel coordinare gli sforzi delle singole municipalità, armonizzando le esigenze di ciascuno e supplendo alle carenze e alle difficoltà che alcune realtà, specialmente le più piccole, hanno avuto per l’adesione al Patto. Grazie al supporto della Provincia, i sindaci hanno infatti avuto la possibilità di utilizzare una struttura di più ampio respiro, che ora, in fase di realizzazione del Patto, potrà massimizzare gli sforzi al fine di conseguire con maggiore rapidità e incisività gli obiettivi che ci siamo dati per migliorare la qualità del nostro ambiente e della nostra vita”.