Abruzzo. Bene gli interventi annunciati dalla Regione per il risanamento dell’asta fluviale del Pescara, ma nell’Abruzzo che perde “Bandiere Blu” occorre intervenire subito su tutta la costa con un’azione decisa che riguardi il risanamento delle acque di balneazione, la promozione turistica, la creazione di eventi.
Lo afferma il segretario nazionale di Cna Balneatori, Cristiano Tomei, a detta del quale la cancellazione per l’estate 2016 di ben cinque Bandiere Blu dal litorale abruzzese (Giulianova, Roseto, Francavilla al Mare, San Vito e Rocca San Giovanni) con una sola “new entry” (Silvi Marina) induce a suggerire un deciso colpo di acceleratore all’azione di Regione ed enti locali: «Quando abbiamo proposto al presidente D’Alfonso, che l’ha pubblicamente fatta propria, l’istituzione di una Autorità dotata di pieni poteri per la lotta all’inquinamento del mare – osserva Tomei – avevamo ben presente l’immane compito che l’attende. Per il necessario coordinamento con l’azione dei comuni costieri, per il rapporto con tutti gli altri soggetti investiti di poteri in materia di depurazione e vigilanza, ma anche per l’impatto prevedibile con l’opinione pubblica, non solo locale. Perché ne va dell’intera offerta turistica del nostro territorio alla vigilia della stagione estiva”.
Così, dice il segretario dei Balneatori Cna, «il fattore tempo diventa determinante, sia per dare una risposta positiva ai cinque centri penalizzati dalla perdita della Bandiera Blu, sia per programmare interventi in grado di parare i prevedibili colpi negativi che ciò comporterà». Come? Spiega ancora Tomei: “Con un piano di interventi straordinari in materia di risanamento delle acque, a cominciare dai fiumi; di sistemazione degli impianti di depurazione; di lotta senza quartiere agli scarichi abusivi.
E, insieme a questo, con un piano di risorse straordinario che aiuti i centri abruzzesi che hanno perso la Bandiere Blu a poter competere sul mercato turistico nazionale e internazione». Per parte nostra – conclude – continueremo a impegnare le nostre imprese sull’offerta dei servizi in spiaggia e la sicurezza in mare dei bagnanti”.