Questa mattina, l’ex assessore regionale all’Ambiente ha convocato una nuova conferenza stampa ad Avezzano, nella quale ha esordito dicendo che “se c’è un partito dei rifiuti in Abruzzo io non lo conosco“.
La Stati ha parlato anche dei due impianti di biomasse approvati recentemente con la Valutazione di impatto ambientale dalla Regione. Oltre a quello dell’Aquila, ha fatto riferimento soprattutto all’impianto di Avezzano, la Power Crop.
“E’ stato deciso di realizzare un impianto a Biomasse ad Avezzano senza che sia stato chiesto neanche il parere del Comune. Stranamente quando fu firmata l’intesa per la riconversione dello zuccherificio di Celano, il Comune di Avezzano non fu invitato. Per la Provincia c’era il rappresentante Benito Marcanio che stranamente è di Celano; il Nucleo industriale, presieduto da Evelina Torrelli, diede parere favorevole e stranamente anche lei è di Celano. Infine anche Filippo Piccone diede l’ok e stranamente allora era il sindaco di Celano”.
La Stati si riferisce a Celano anche a proposito dell’Aciam, una della società che gestisce i rifiuti nella Marsica. “Mi domando come sia possibile che non possa esserci un presidente dell’Aciam di Avezzano. Invece c’è Luigi Ciaccia, stranamente di Celano, cognato di Filippo Piccone”.
Il senatore Piccone, al momento non è coinvolto come indagato nell’inchiesta, ma il suo nome è comunque emerso dalle intercettazioni. Secondo la Procura, infatti, Daniela Stati avrebbe ricevuto, da lui e dal senatore Paolo Tancredi, forti pressioni per la realizzazione del secondo inceneritore ad Avezzano. “Siamo alle fantasie” ha subito replicato Piccone. “Qualcuno mi vuole tirare dentro per forza”.