Il Dipartimento di Ingegneria elettrica e dell’informazione dell’Università degli studi di L’Aquila ha redatto, su incarico della Regione, un apposito studio di ricerca della migliore soluzione al fine di prevenire ogni possibile rischio generato da emissioni elettromagnetiche, per la salute umana e per l’ambiente e, in considerazione del passaggio dal sistema analogico a quello digitale.
“L’approvazione di questa delibera” ha detto Chiodi “segna un passaggio importante in cui la Regione, dopo strascichi ventennali, finalmente assume una posizione certa e precisa avvalorata da dati scientifici. La soluzione prescelta di spostare gli impianti su una piattaforma in mare garantirà la qualità del servizio di ripetizione del segnale e, allo stesso tempo, la risoluzione delle criticità dovute all’esposizione della popolazione alle onde elettromagnetiche. Si apre a questo punto un tavolo di confronto con il Ministero dello sviluppo economico. Noi sosteniamo con convinzione la validità della soluzione prospettata, sostenuta in termini scientifici, che mette un punto fermo sulla posizione della Regione dopo il susseguirsi di incontri a vari livelli per arrivare a una proposta compatibile dal punto di vista radioelettrico”.