Lo scorso 4 settembre il presidente della Regione Gianni Chiodi è intervenuto alla festa del Volontariato che si è svolta a Teramo e dal palco aveva lanciato l’idea di una legge regionale per combattere la povertà.
Sul dibattito è intervenuto oggi il consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini, che in una nota afferma: “finalmente Chiodi si è accorto che la povertà esiste anche in Abruzzo nonostante più volte sia il Pd sia il maggior sindacato teramano avessero denunciato la situazione di estrema difficoltà di numerose famiglie teramane e abruzzesi”.
Quello della povertà, infatti, è un fenomeno in continua crescita, che si è aggravato ulteriormente con la crisi economica che investe la provincia teramana, tristemente nota per il record del maggior numero di ore di cassa integrazione in Italia.
“Chiodi dovrebbe darci atto delle numerose iniziative assunte come Pd” aggiunge Ruffini. “Basti pensare che avevamo barattato il nostro voto favorevole ai bilanci regionali 2009 e 2010 in cambio di misure a favore dei disabili, delle persone con gravi handicap e delle situazioni di estrema povertà. Ma nonostante i numerosi emendamenti presentati dal nostro gruppo in questa direzione, la maggioranza li ha respinti tutti”.
Proprio sul tema povertà e sociale, infatti, il Pd rivendica di aver esercitato un ruolo politico attraverso azioni di denuncia, di sensibilizzazione e di proposta, avanzando anche soluzioni alla stessa maggioranza di centro-destra. Nell’ultima variazione di bilancio dello scorso mese di luglio, ad esempio, il Pd si era opposto all’uso indiscriminato dei fondi regionali, chiedendo ancora una volta interventi a favore dei disabili ed in modo particolare al trasporto dei disabili. Solo dopo una lunga trattativa, sono state assegnate al trasporto per i disabili somme pari a 420 mila euro.
Ruffini ricorda poi che sempre del Pd è stata la proposta di inserire la Caritas, uno degli enti maggiormente attenti sul territorio al contrasto della povertà estrema, tra i beneficiari dei fondi regionali per la povertà. Senza dimenticare “la decisione tutta nostra di autoridurci le indennità per un totale di quasi 5 mila euro al mese da destinare ai capitoli del sociale”.
“Bene che Chiodi abbia dimostrato sensibilità verso questi temi” conclude il consigliere regionale “ma ora vogliamo che dalle parole si passi ai fatti. Più che fare una legge sulla povertà, il cui iter procedurale risulterebbe poco agile, consiglio al presidente di mettere in campo alcuni sacrifici. Basterebbe fare qualche rinuncia, come comprare qualche auto blu in meno, diminuire qualche consiglio di amministrazione oppure rivedere i numerosi membri degli staff politici, per trovare le risorse necessarie per la povertà. Quindi un atto amministrativo consentirebbe di essere immediatamente efficaci ed operativi, a tutto vantaggio di quelle categorie bisognose che attendono anche un segnale di speranza dalla politica. Con i risparmi ottenuti dalla lotta agli sprechi si potrebbe andare subito in Consiglio regionale con una variazione di bilancio e rimpinguare i capitoli di bilancio che riguardano il sociale”.