Il Partito Democratico vorrebbe sapere se il socio di studio di Chiodi, Carmine Tancredi, abbia avuto o meno consulenze in Selex, se sono ancora in corso e soprattutto la loro natura. Claudio Ruffini, invece, ha richiesto a Chiodi a che titolo abbia incaricato Tancredi di “studiare” i bilanci di Abruzzo Engineering. Se Tancredi avesse veramente rapporti di consulenza con Selex-Finmeccanica, la nomina di Chiodi avrebbe creato un bel conflitto di interessi. In pratica “Carmine Tancredi è diventato il controllore del controllato”, hanno dichiarato Ruffini e D’Alessandro.
“Ci sono troppi lati oscuri – ha dichiarato D’Alessandro – in questa vicenda ed il Presidente Chiodi farebbe bene a riferire ai cittadini abruzzesi come stanno le cose chiediamo maggiore trasparenza anche a tutela della stessa Abruzzo Engineering e dei suoi lavoratori. Nessuno disconosce il ruolo e le qualità professionali che ci sono in Abruzzo Engineering ma proprio perché crediamo che l’azienda abbia le gambe per camminare da sola è necessario essere più trasparenti ed indipendenti dalla politica nell’ottenere commesse dal mercato”. Ruffini, in merito alle indagii della magistratura si dichiara “garantista” ma se Chiodi negasse il chiarimento allora sarebba pronto a chiedere “la costituzione di un’apposita commissione d’inchiesta”.