Abruzzo. “Nonostante gli elettori del suo comune abbiano detto SI alla fusione con Pescara e Montesilvano, il sindaco di Spoltore continua la sua personalissima battaglia per opporsi a che la volontà dei suoi concittadini venga rispettata”.
E’ quanto comunicato dal segretario dei Radicali Abruzzo, Alessio Di Carlo, in riferimento al progetto di fusione dei tre Comuni in questione, ‘Nuova Pescara, messo a referendum il 25 maggio del 2014, dove l’afflusso alle urne sfiorò quasi il 70% dei cittadini, ottenendo il 64% dei consensi. Il progetto, ideato e promosso da Carlo Costantini, ex consigliere regionale Idv della giunta Chiodi, venne proposto ai cittadini dei tre Comuni a pochi giorni dalle elezioni amministrative e regionali.
“La cosa più grave, però, è che il primo cittadino di Spoltore continua a tacere sugli effetti benefici che la fusione porterà a tutti i comuni interessati, in specie a quelli di minori dimensioni come Spoltore”, ha proseguito Di Carlo.
“E’ quanto ha chiarito un mese fa la Corte dei conti (audizione parlamentare del 1° dicembre 2015), spiegando che la fusione produce risparmi di spesa certi quali gli incentivi erogati, uniti all’esenzione dal rispetto del patto di stabilità e, soprattutto, dall’obbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali”.
“Gli incentivi, ha chiarito la Magistratura contabile, sono di maggior rilievo proprio per piccole realtà, mentre diventano di entità proporzionalmente minore per i comuni più grandi”.
“E’ dunque ora di fare chiarezza: Di Lorito e gli oppositori alla fusione abbiano l’onestà intellettuale di ammettere che non vogliono rinunciare alle poltrone, che con la fusione sarebbero più che dimezzate, mentre la Regione si affretti a tradurre in legge il mandato ricevuto dagli elettori”.
“Da parte nostra continueremo, fino ad allora, la battaglia nonviolenta di sciopero della fame ormai giunta al sesto giorno”.