Recinzione spiagge Abruzzo, Di Dalmazio promette regolamentazione

Mauro_diDalmazioPescara. Un confronto immediato con l’Anci, le associazioni di categoria e le maggiori associazioni ambientaliste. È quanto promette l’assessore regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio, all’indomani delle polemiche sollevate dall’approvazione del provvedimento sulle recinzioni delle strutture balneari.

L’assessore ricorda che quanto approvato ieri dal Consiglio regionale è già stato oggetto di discussione nel confronto avviato per la revisione generale del Piano Demaniale Marittimo regionale.  “Operazione” specifica Di Dalmazio “che deve, peraltro, tener conto anche degli intervenuti decreti attuativi sul cosiddetto ‘Federalismo demaniale’. Infatti, già nell’ordinanza balneare 2010, si teneva in parte conto delle necessità di protezione degli stabilimenti“.

Ad ogni modo, secondo Di Dalmazio questa  esigenza dovrebbe trovare un’adeguata regolamentazione perché sia comunque garantita la tutela dell’interesse pubblico costituito dal rispetto ambientale, dal decoro estetico del litorale, dalla libera fruibilità e accessibilità delle spiagge e dalla salvaguardia della cosiddetta ‘vista mare’. “Avvierò, pertanto” promette, “un immediato confronto con l’Anci, con le associazioni di categoria e con le maggiori associazioni ambientaliste, finalizzato ad adottare, quanto prima, tutti gli interventi in tal senso funzionali”.

Con l’occasione, l’assessore regionale ha risposto anche alle dichiarazioni che il consigliere Giuseppe Di Luca ha rilasciato ieri a seguito dell’approvazione dell’emendamento.

“A Di Luca che imputa al sottoscritto tanti annunci e nessun atto legislativo serio” replica, infatti, Di Dalmazio, “faccio rilevare che la sua distrazione raggiunge livelli di comicità sol che si pensi al fatto che lo stesso consigliere ha votato favorevolmente la legge, dal sottoscritto proposta, sulle estensioni delle concessioni demaniali (legge approvata a larghissima maggioranza). Al distratto consigliere Di Luca, inoltre, va fatto osservare che la Regione Abruzzo con DG n. 417 del 25.05.2010 ha deliberato di costituirsi davanti alla Corte Costituzionale per opporsi alla impugnazione governativa. Cade cosi la prova provata invocata dal consigliere a supporto della tesi di inconsistenza legislativa e programmatoria”.

Per  quanto riguarda, invece, la revisione del PDM regionale, Di Dalmazio ricorda che nel frattempo sarebbero stati approvati i decreti attuativi del cosiddetto “ federalismo demaniale”, che impongono di svolgere ulteriori valutazioni e approfondimenti prima della stesura definitiva della norma. “A proposito poi di risposte concrete al settore del turismo e di quello balneare in particolare” continua ancora, “al distratto consigliere Di Luca è sfuggito lo straordinario sforzo profuso dalla Giunta regionale, grazie all’impegno in particolare del sottoscritto e del consigliere Di Matteo, per trovare i fondi necessari per gli interventi emergenziali di ripascimento che hanno consentito di salvare la stagione turistica a molti operatori della costa teramana. Al distratto consigliere Di Luca è inoltre sfuggito tutto quanto fatto in termini di interventi e programmazione turistica in questi mesi nonostante la disastrosa situazione in cui abbiamo trovato la casse regionali. Non sarà  il caso che il distratto consigliere regionale Di Luca, prima  di gridare strumentalmente alla luna e se vuole realmente svolgere un servizio ai territori, non si informi un po’ di più sulle questioni e sulle attività svolte dalla Regione?!”.

 

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