Dubbi del Forum dell’acqua sulla conformità dell’Elettrodotto Villanova-Gissi

Siamo certi che il costruendo elettrodotto Villanova – Gissi stia operando nel rispetto delle regole?”. A chiederselo è il Forum dei Movimenti dell’Acqua a seguito di una clamorosa sentenza della Corte Costituzionale che, in Veneto, si è espressa contro le modifiche progettuali apportate al progetto di un tracciato senza la necessaria nuova valutazione di impatto ambientale.

La sentenza del 5 novembre scorso, infatti, ha bocciato la legge regionale veneta che, di fatto, consentiva una variante ad un’opera già autorizzata senza verificare le ripercussioni negative che le modifiche avrebbero potuto apportare al territorio.

Il Forum, dunque, si chiede se i cambiamenti apportati in variante all’elettrodotto Villanova-Gissi rispetto al progetto originario, riguardanti l’altezza e la posizione di molti tralicci, siano stati sottoposti ad una nuova valutazione. Inoltre, dopo aver consegnato ai Ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo economico e dei Beni culturali tre corposi dossier all’incredibile storia di un’opera ritenuta “inutile e rischiosa”, il Forum ritiene che questa ultima sentenza sia “un vera e propria sconfessione per i tre ministeri che paiono far finta di nulla su quanto sta accadendo sul terreno”.

“Da quasi un anno”, scrivono in una nota, “il Ministero dell’Ambiente, grazie all’azione dei comitati, è a conoscenza delle modifiche apportate al progetto. Lo stesso Corpo Forestale dello Stato a maggio ha fatto presente che i tralicci sono diversi da quelli autorizzati. Diversi comuni hanno evidenziato e segnalato ufficialmente difformità progettuali. A tutto ciò si aggiungano le gravissime criticità sollevate dal Servizio Difesa del suolo della Regione Abruzzo per quanto riguarda le decine di piloni in aree a rischio idrogeologico alcuni dei quali sarebbero stati già realizzati in assenza dei prescritti rilievi tecnici”.

Il Forum dell’Acqua, dunque, ha annunciato che dalla prossima settimana farà valere questa sentenza in tutte le sedi, compresa quella comunitaria, chiedendo anche di valutare se il comportamento che stanno tenendo i funzionari a vario titolo coinvolti sia legittimo o meno.

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