”L’approvazione è per il momento sospesa” spiega il consigliere “perchè non è stato ancora accertato se ci saranno i 15 milioni di euro che lo Stato dovrebbe erogare per la Sanità regionale a causa del terremoto. Se questi verranno contabilizzati nel Piano, non viene assegnato il conto economico 2010, che si chiuderebbe con 50 milioni di euro anzichè con i 35 milioni di euro previsti nel Piano Operativo. In questa situazione la Regione Abruzzo sarebbe costretta a prevedere ulteriori tagli se vuole portare a pareggio il bilancio della Sanità per il 2010”.
Nel Piano Operativo, inoltre, si riconoscerebbe il fatto che non ci sono novità per un progetto di riqualificazione della sanità regionale, perchè si fa riferimento al Piano Sanitario vigente. Secondo Ruffini, dunque, l’obiettivo della Regione sarebbe solo di raggiungere l’equilibrio economico facendo tagli e senza individuare concretamente uno sviluppo razionale e qualificato dell’offerta sanitaria in Abruzzo. “Agli annunci di Chiodi e Venturoni nessun atto concreto” contestano i consiglieri del Pd. “Dove sono i tagli al privato? Quelli finora praticati sono modesti e frutto del disaccreditamento delle strutture di Villa Pini. Insomma, nessuna vera revisione dell’offerta sanitaria privata rispetto al pubblico. Tutto resta com’era. I tagli, quelle veri e molto più pesanti, ricadranno invece sul personale sanitario: nessun tourn over, nessuna sostituzione nemmeno di figure specialistiche uniche nella loro professionalità, ma piuttosto si vuole lasciare spegnere reparti e servizi sanitari specialmente in questo periodo estivo dove la popolazione aumenta per il turismo. Quindi solo numeri, ma nulla sul potenziamento dei servizi per meglio farli funzionare, nulla sulle liste di attesa, nulla sui pronti soccorsi, nulla sulla medicina preventiva sui territori”.
Unica nota positiva, per i consiglieri di minoranza, è la decisione di incontrarsi ogni 15 giorni con la Barladi per avere continue informazioni e affrontare insieme le questioni in itinere sulla Sanità. Sarà il sub commissario a fornire preventivamente anche la documentazione oggetto di provvedimenti programmatori e di sviluppo della sanità abruzzese. “Ci è voluto un tecnico come il sub-commissario Baraldi per riconoscere la giustezza della nostra denuncia” contestano i consiglieri del Pd. “E’ da stigmatizzare il comportamento di Chiodi, commissario e presidente, insieme a quello di Venturoni che si sottraggono al confronto e addirittura negano ai consiglieri tutti (maggioranza e minoranza) i documenti. La Sanità è uno degli argomenti cardine del futuro dell’Abruzzo e invece i “due” ne fanno una gestione ‘riservata’”.