L’Aquila. “Riscontro un momento di confusione generale sulla riorganizzazione della sanità abruzzese: siamo passati da quattro a una Asl unica, ospedali che spariscono dai radar e poi riappaiono, altri declassati o promossi parzialmente, insomma c’è un livello di approssimazione sconcertante che mi preoccupa”.
“Suggerirei di fermarsi, di fare una riflessione attenta e di coinvolgere le comunità, gli amministratori e i cittadini, e infine assumere una decisione condivisa insieme con tutti. L’istituzione di una Asl unica sarebbe, a mio giudizio, devastante – osserva ancora Gatti – perché fa emergere un drastico allontanamento dei processi decisionali dal territorio. Ci vuole una visione generale, che oggi manca, sull’architettura complessiva dei servizi offerti ai cittadini.
Quindi – conclude Gatti – è necessario condividere la riforma affinché gli abruzzesi possano comprendere le decisioni che saranno assunte”