A capo dell’organizzazione vi erano quattro persone, tre uomini, tra i 43 ed i 49 anni, e una donna trentenne, tutti romani e incensurati; erano loro gli addetti alla stampa delle false licenze sulle quali venivano apposti gli stemmi delle Province di Roma, Chieti e Caserta. Le stesse venivano poi vendute per essere riutilizzate per svolgere illegalmente l’attività, immatricolare autoveicoli per l’autonoleggio e ottenere i permessi per l’accesso nella Ztl di Roma.
L’indagine è partita da un controllo effettuato su una licenza rilasciata dal Comune di Anticoli Corrado, in provincia di Roma. Dopo alcune verifiche i carabinieri hanno scoperto un vero e proprio sistema organizzato di produzione e traffico di false licenze. I documenti contraffatti venivano stampati su fogli di carta semplice sui quali venivano riportati loghi e stemmi contraffatti di alcuni Comuni della provincia romana, ma anche quelli di Teramo e Francavilla al Mare.
E sono almeno due gli episodi accertati dai militari, che hanno portato nelle casse dei falsari 30mila euro.
Le indagini sono ancora in corso e finora hanno portato al sequestro di assegni, una ventina tra licenze e Nulla Osta Comunali falsificati, timbri, carte di circolazione di autovetture immatricolate come auto da noleggio e permessi Ztl ottenuti grazie alla presentazione delle licenze contraffatte, materiale informatico, un computer e due hard disk esterni dove erano stati archiviati, in formato digitale, stemmi e loghi di Comuni e di alcuni enti.
Le 13 persone denunciate dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in certificati, falsità materiale commessa da privato, contraffazione di strumenti destinati a pubblica autenticazione e truffa.
Marina Serra